Nel corso del primo episodio, avvenuto in dicembre, i 5 minori oggi destinatari di misura, avrebbero avvicinato le vittime con il pretesto di chiedere il cambio di una banconota, fingendo relazioni amichevoli, con il fine ultimo di sottrarre loro il telefono cellulare, il portafogli e preziosi in oro. Nella circostanza i malcapitati, dopo avere provato a reagire, sarebbero stati minacciati e colpiti con calci e pugni e a due di loro venivano cagionate lesioni guaribili in due giorni e in quattordici giorni. Il 26 febbraio invece veniva perpetrata una rapina ai danni di un coetaneo che, dopo essere stato minacciato e spintonato più volte, veniva derubato del giubbino che indossava.
I Carabinieri, partendo dalle denunce presentate presso il Comando Stazione di Piazza Tebaldo Brusato, sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e ad attribuire a vario titolo le presunte responsabilità penali per l’accaduto grazie ad un’attenta analisi delle immagini di video-sorveglianza presenti sul posto, all’escussione di numerosi testimoni ed ai conseguenti riconoscimenti fotografici.
Due dei giovani indagati sono stati raggiunti dalla notifica del provvedimento cautelare presso le comunità dove già erano ristretti per altra causa. Uno degli indagati invece verrà collocato in comunità mentre ai restanti due è stata applicata la misura dell’obbligo di permanenza a casa. L’attività dell’Arma inoltre prosegue per verificare ulteriori responsabilità circa l’accaduto.