Temù (Brescia) - "L'orrore commesso da mio figlio ha devastato la mia vita, di mio marito, dei miei figli e dei miei familiari. La sofferenza causata da Mirto è arrivata in un momento delicato della mia vita, perché stavo combattendo un tumore ed una grave depressione. Quando a marzo in psichiatria Mirto ci ha confessato quello che ha fatto, mi è crollato il mondo addosso. E da quel giorno ho deciso di non andare più a trovarlo. Il pensiero che l’11 luglio mi troverò a pochi metri da lui non mi fa dormire la notte.
Prego per la sua anima e per quelle delle ragazze, sperando che quanto di buono c’è ancora in loro possa venire fuori, ma non ho ancora la forza di perdonarli", è la lettera che Mirna Donadoni, madre di Mirto Milani, residente a Roncola (Bergamo) in carcere con le sorelle Silvia e Paola Zani, per l'omicidio di Laura Ziliani, ha scritto alla Corte d'Assise ed è stata letta in aula dal presidente del collegio, il giudice Roberto Spanò.
Mirna Donadoni è stata chiamata come teste poco prima delle 11 e, al pari del marito, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Nei giorni scorsi aveva inviato una missiva alla Corte d'Assise, che è stata letta dal giudice Roberto Spanò con i difficili rapporti tra mamma Mirna e il figlio Mirto.
Qui il live della giornata.
Qui l'approfondimento sul depistaggio delle indagini.
di A. Pan.
Ultimo aggiornamento:
11/07/2023 15:29:52