Peraltro il locale era pieno di persone intente a mangiare, tra i quali anche molti bambini, categoria che abbiamo visto ultimamente particolarmente colpita dalla pandemia con decine e decine di classi scolastiche poste in quarantena in provincia negli ultimi giorni.
Tutti i codici QR dei green-pass controllati sono risultati validi finchè i militari dell’Arma hanno chiesto il QR alla titolare. La stessa ha presentato un fogli di carta di un certificato di laboratorio riportante l’esito negativo di un tampone nasale. Peccato che lo stesso fosse scaduto. Forse la donna pensava che i carabinieri non guardassero la data del tampone ma così non è stato. Sono state chieste spiegazioni alla donna che ha ammesso di non essere in regola con la certificazione. I militari le hanno quindi contestato la violazione della norma e notificato un verbale con la sanzione di euro quattrocento.
Negli ultimi quattro giorni, da lunedì a giovedì, i carabinieri della provincia di Bolzano hanno – su tutto il territorio provinciale – controllato mediamente ogni giorno più di 350 esercizi commerciali e circa 565 persone. Sono state contestate solamente 10 violazioni alle normi COVID (sia sul “green-pass” che su mascherine e assembramento), una media di 2,5 al giorno. Ciò significa poco meno di una persona sanzionata ogni duecento controllate.
Retata antidroga dei carabinieri al parco stazione
I militari della Compagnia Carabinieri del capoluogo hanno denunciato in stato di libertà cinque persone e una in stato d’arresto, tutte per spaccio di droga.
I militari dell’Arma ieri pomeriggio hanno minuziosamente controllato tutta la zona antistante al parco stazione, anche con l’ausilio delle unità cinofile antidroga della Guardia di finanza di Bolzano e dei Carabinieri di Laives. Il temibile fiuto dei cani, temibile per i delinquenti ovviamente, ha permesso di “portare a casa” complessivamente venticinque grammi di cocaina, ottantaquattro grammi di hashish e un grammo di marijuana, oltre che 345 euro in contanti, provento dell’attività delittuosa.
I militari hanno assistito a due cessioni in flagranza, una dose di cocaina e una di hashish. La cessione di esigua quantità però non permette di procedere all’arresto in flagranza. I due acquirenti sono stati fermati, identificati e segnalati al Commissariato del governo quali tossicofili da sanzionare e avviare al percorso di recupero. I due venditori, un libico e un nigeriano, avevano addosso il primo altre tredici dosi di cocaina e il secondo una dose di hashish.
Ma il cane ha permesso di scoprire anche un bolzanino ventinovenne con in tasca più di mezzo etto di hashish e due tunisini poco più che ventenni con diciannove dosi di cocaina.
Non solo, il cane ha permesso di trovare anche pezzi di droga nascosti qui e là, tra siepi e aiuole, e pure sotto le casette del mercatino di Natale.
Uno dei due nordafricani ha resistito violentemente al controllo ed è stato denunciato anche per il reato di resistenza a un pubblico ufficiale.
Nel corso dell’operazione antidroga sono state identificate decine di persone. Una di esse, un trentaquattrenne tunisino, nullafacente, senza fissa dimora, pregiudicato, è risultato destinatario di un ordine di carcerazione del Tribunale di Bolzano per l’espiazione della pena detentiva e pecuniaria di un anno e undici mesi di reclusione e millecinquecento euro di multa per il reato di spaccio di droga commesso a Bolzano nel dicembre 2020… meno di un anno dallo spaccio alla cella, per quelli che dicono che la giustizia non è veloce…