BRESCIA - Gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Carmine” hanno arrestato una bresciana 33enne residente in Provincia con a proprio carico numerosi precedenti penali e/o di Polizia per reati di varia natura e gravità e destinataria del Divieto di Dimora nel Comune di Brescia, nonché della Misura di Prevenzione Personale dell’Avviso Orale di Pubblica Sicurezza emessa dal Questore di Brescia.
Nel caso specifico gli Agenti sono intervenuti in Via Bulloni a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale Operativa della Questura di Brescia attraverso il numero di emergenza “112 NUE” relativa ad una donna intenta a forzare l’apertura delle portiere di autovetture in sosta.
Nel frattempo, un’altra “Volante” aveva notato in via Rua Sovera un acceso diverbio tra un commerciante e una donna corrispondente alla descrizione fornita poco prima dalla Centrale Operativa.

Pochi istanti dopo, una coppia si è avvicinata agli Agenti denunciando il furto della propria macchina fotografica professionale “Sony A74”, avvenuto a bordo della propria autovettura parcheggiata nelle vicinanze. Le vittime hanno riferito che, mentre si trovavano sotto i portici di Palazzo della Loggia, la donna si era impossessata della borsa contenente l’apparecchiatura e si era dileguata verso Largo Formentone. Una volta raggiunta dai proprietari, la 33enne ha reagito scagliando a terra la borsa, e provocando in tal modo un danno stimato tra i 2.000 e i 3.000 Euro.
I Poliziotti intervenuti sono riusciti a rintracciare e fermare la donna, mentre la coppia ha formalizzato la denuncia.
Durante il trasporto presso gli Uffici della Questura, la 33enne ha dato in escandescenze, colpendo ripetutamente la barriera divisoria dell’abitacolo e rivolgendo frasi minacciose nei confronti dei Poliziotti; quindi, dopo aver estratto dai propri indumenti una siringa con ago inserito, ha tentato di colpire gli Agenti attraverso l’apertura tra i due abitacoli, cercando di danneggiare la parete in plexiglass e minacciandoli.
Non riuscendo nel proprio intento, la malvivente si è scagliata quindi contro il finestrino posteriore, provocando danni alla lamiera, la fuoriuscita del cristallo dalla sede e la rottura della maniglia interna.
Giunti in Questura, al fine di garantire la sicurezza dell’equipaggio e dell’individuo gli Agenti hanno proceduto ad aprire lo sportello avvalendosi, nei modi previsti, del dispositivo a impulsi elettrici in dotazione.
Considerata la situazione di pericolo, uno degli Agenti ha estratto il Taser in dotazione, attivando la fase 1, ovvero il puntamento al torace dell’esagitata tramite sistema laser. Alla vista dello strumento, la donna ha lasciato cadere la siringa — successivamente sequestrata — e è stata messa, con non poche difficoltà, in condizioni di non nuocere e accompagnata nelle camere di sicurezza.
Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, pertanto, la donna è stata arrestata per i reati di furto, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato, e messa a disposizione della Procura della Repubblica.
In considerazione di quanto accaduto, il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori ha emesso nei suoi confronti – in conformità con quanto previsto dal Codice delle Leggi Antimafia - la Misura di Prevenzione Personale dell’avviso orale.
“Una donna violenta e pericolosa, in stato di alterazione psicofisica, è stata messa in condizioni di non nuocere e di essere arrestata grazie all’utilizzo del TASER, dopo aver minacciato con una siringa gli Agenti – ha rilevato il Questore Sartori –. È intollerabile e ingiustificabile che un individuo invece di rispettare le Leggi e le Istituzioni, ponga in atto comportamenti violenti che mettono in pericolo l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini e dei Poliziotti”.