Le persone segnalate all’autorità giudiziaria sono state 66 e i cantieri sequestrati due.
Nei fatti, le violazioni maggiormente contestate sono state quelle inerenti la protezione individuale dell’operaio per mancanza di caschetto, di imbracatura, scarpe idonee. In tal caso nella maggior parte dei casi il datore di lavoro, non presente in loco, non ha risposto della violazione poiché i dispositivi di protezione individuale erano stati forniti (ma non usati). L’altra “macroarea” che ha avuto la grossa fetta di sanzioni è stata quella della sicurezza nei ponteggi, spesso privi di paratie per impedire l’eventuale caduta di persone e/o cose, talvolta utilizzando materiali non idonei e – infine raramente – in assenza di un piano di sicurezza. In un caso in Pusteria il ponteggio non ha retto il peso dei tre operai che sono rovinati a terra da tre metri di altezza. Casi residuali sono quelli di lavori eseguiti in difformità dal piano di sicurezza e di impiego di macchinari non a norma (mezzi senza barra di protezione “roll bar”) o senza abilitazione (gruista improvvisato).
Tutte le situazioni riscontrate saranno ora passate al vaglio dei colleghi militari della Guardia di Finanza dei presidi territoriali competenti per un ulteriore vaglio in materia di fiscalità.
L’attività dei controlli ai cantieri però non si ferma certamente qui, continuando anzi (con evidente minor intensità dovuta al calo dei cantieri consueto nei mesi freddi), sia d’iniziativa di tutte le autopattuglie che quotidianamente controllano il territorio che d’intesa, meccanismo ormai assolutamente oliato ed efficiente, con l’Ispettorato del lavoro.
Ma i controlli dell’Arma in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sul contrasto al lavoro irregolare e al caporalato non sono orientati solo all’edilizia e indubbiamente non si fermano mai. Ora, periodo di intensi lavori in agricoltura, possono verificarsi l’aumento dello sfruttamento del personale, turni di lavoro eccessivi e scarse misure di sicurezza, contratti in nero e sfruttamento di manodopera da immigrazione irregolare, incidenti stradali e infortuni su mezzi agricoli.
La crescente competenza, i corsi di specializzazione e aggiornamento, la conoscenza del territorio, stanno permettendo al personale dell’Arma dei Carabinieri di poter agire sempre più incisivamente a salvaguardare il diritto a un lavoro sicuro e il rispetto della dignità di ogni lavoratore.