Gli agenti provvedevano ad accompagnarlo in ufficio, ove, a seguito di riscontri più approfonditi, anche a mezzo di apparecchiatura tecnica, si accertava la falsità della carta di identità.
Lo stesso fermato ammetteva poi la falsità ed aggiungeva di averla acquistata a Bruxelles per 1000 euro e di essere cittadino siriano .
In realtà, anche quest’ultima affermazione risultava non veritiera, perché da ulteriori riscontri si appurava che fosse un cittadino tunisino: infatti, anche grazie alla collaborazione della Polizia tedesca, si risaliva alla vera identità del soggetto, che era stato espulso dalla Germania con rimpatrio nel Paese di origine lo scorso mese di febbraio.
Nella giornata di ieri veniva fermato un cittadino italiano, il quale, in un primo momento, allo scopo di sottrarsi a più approfonditi accertamenti, simulava di essere persona psichicamente instabile soggetta a vuoti di memoria.
Condotto presso il Commissariato di Polizia di Stato ed appurata la falsità della carta di identità esibita, l’uomo, un soggetto con numerosi precedenti, residente a Napoli, veniva infine identificato con le corrette generalità.
Così risultava ricercato sia in Italia, per una rapina aggravata avvenuta nel 2020 nei confronti di un rappresentante di preziosi, che in Austria, in quanto oggetto di mandato di arresto europeo per due rapine di preziosi ( in un caso per un valore di 400mila euro) avvenute a Vienna nel 2022. Entrambi gli arrestati venivano associati alla casa circondariale di Bolzano.