TRENTO - Un sabato di violenze a Trento. L'episodio più grave al parco di Melta di Gardolo, dove intorno alle 22 quattro uomini sulla trentina si sono affrontati a colpi di bastone e minacce. Le cause dell’episodio sono ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell’ordine. Aggressioni di una brutalità tale da lasciare evidenti segni sulla carreggiata di via 25 Aprile, dove sono presenti vaste chiazze di sangue. Usata anche un’arma da taglio, con la quale uno è rimasto ferito gravemente, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara.

Nel tardo pomeriggio, attorno alle ore 17.30, nel centro cittadino sono avvenuti scontri e inseguimenti tra gruppi contrapposti, segnalati da numerosi residenti e passanti. Gli individui coinvolti sarebbero stati armati di machete, creando una situazione di gravissimo allarme pubblico e mettendo a repentaglio la sicurezza di chi si trovava nelle vicinanze.
Verso la mezzanotte, un nuovo episodio è stato segnalato in zona via Apuleio, con inseguitori armati di spranghe che hanno dato luogo a ulteriori atti di violenza. La Polizia di Stato indaga su quanto accaduto.
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Tre episodi in poche ore, in punti diversi della città, indicano chiaramente che non si tratta di casi isolati, ma di una criticità ormai radicata e fuori controllo.
I drammatici fatti avvenuti nel pomeriggio e nella serata di ieri, sabato 25 ottobre, gettano un’ombra di profonda preoccupazione sulla sicurezza della nostra città. In diverse zone del territorio urbano si sono verificati episodi di violenza estrema che hanno generato paura tra i cittadini, con scene totalmente incompatibili con una città che si è sempre distinta per civiltà e coesione sociale.
Queste situazioni allucinanti confermano la gravità del momento che Trento sta attraversando. È imprescindibile intervenire con fermezza e urgenza. A prescindere dalle posizioni politiche e dalle divergenze ideologiche, tali fatti dimostrano la necessità di mettere la sicurezza pubblica al centro dell’agenda amministrativa, con misure concrete di prevenzione, monitoraggio del territorio e contrasto a ogni forma di violenza organizzata.
È profondamente preoccupante constatare che, nonostante i numerosi episodi che ho portato in tutti questi anni in Consiglio, l’Amministrazione Comunale continui a minimizzare la realtà, a scaricare le responsabilità o a tergiversare sugli interventi che richiedo, anziché proporre o accogliere soluzioni operative e tempestive per quelle che sono le reali possibilità di chi amministra la nostra città, in base alle leggi e alle norme vigenti. Chi guida Trento ha il dovere di affrontare con serietà questa escalation di violenza, garantendo ai cittadini quello che è il primo diritto di ogni comunità: vivere in sicurezza. La città di Trento non può e non deve abituarsi alla paura", commenta Daniele Demattè, Consigliere Comunale Giorgia Meloni Fratelli d’Italia.