Tione di Trento - Addio al "Ragno delle Dolomiti". E' morto all'ospedale di Tione (Trento) Cesare Maestri, 91 anni, alpinista che ha firmato storiche imprese scalando e aprendo vie sulle principali montagne (nella foto la festa dei novant'anni).
Cesare Maestri era nato il 2 ottobre del 1929 e da ieri era ricoverato in ospedale a Tione. Il figlio Gianluigi ha annunciato la morte del padre scrivendo: "Questa volta Cesare ha firmato il libro di vetta della scalata sulla sua vita". Figlio di attori si appassiono' alla montagna e scrisse pagine memorabili di alpinismo negli anni '50 e '60.
Dopo aver combattuto nelle file della Resistenza, è tornato fra le montagne, si stabilì a Madonna di Campiglio e da allora il centro della sua attività alpinistica furono le Dolomiti di Brenta. Nel 1950 comincia la sua carriera di scalatore, affrontando in solitaria vie di grande difficoltà come la Preuss al Campanil Basso, la Detassis-Giordani al Croz dell'Altissimo, la Soldà alla Marmolada. Poi la salita del 1959 sulla parete nord del Cerro Torre, in Patagonia. Il suo compagno, Toni Egger, venne travolto in discesa da una valanga, lui stesso vagò incosciente alla base della montagna e fu ritrovato dal terzo membro della spedizione, Cesarino Fava. Dichiarò di essere arrivato in cima, ma di non avere prove della salita, essendo la macchina fotografica nello zaino di Egger. Poi Il piacere della recita non lo abbandonò mai e, diventato un personaggio, si esibì spesso in televisione, ad esempio nel 1977 sulle cascate del Nardis gelate dall'inverno, assieme ad Ezio Alimonta. Tanti i ricordi e i messaggi di saluti che oggi sono giunti alla famiglia di Cesare Maestri.
“Addio Cesare Maestri, grazie di aver onorato Trento e il Trentino con le tue imprese e con la tua vita”
“Con Cesare Maestri non se ne va solo il simbolo dell'alpinismo italiano. Perdiamo soprattutto un grande uomo, che è stato ben più di un atleta straordinario, capace di scalare le vie più impervie dalle Dolomiti alla Patagonia. Partigiano, ambientalista, scrittore di rango, maestro di montagna per tanti giovani: nei suoi 91 anni Cesare Maestri ha raggiunto l'eccellenza in campi disparati, senza mai perdere l'umiltà e l'umanità tipiche del montanaro”.
Così il sindaco Franco Ianeselli ricorda Cesare Maestri, nato a Trento 91 anni fa, anche se gran parte della sua vita l'ha trascorsa a Madonna di Campiglio, vicino alle sue amate Dolomiti. “La sua scomparsa, annunciata dal figlio, ci fa tornare in mente quella che forse è stata una delle sue ultime uscite pubbliche – racconta il sindaco – Maestri, che era socio onorario del Trento Filmfestival, acclamato da una folla entusiasta nel 2019 ricevette la Genziana alla carriera: è stato un momento davvero commovente, indimenticato e indimenticabile da chi era presente. Ora che questa figura quasi leggendaria non c'è più, ci restano le sue imprese e le sue riflessioni sul rapporto tra l'uomo e una natura che può essere, di volta in volta, magnifica, aspra o indifferente, ma a cui Cesare Maestri ha sempre portato rispetto. In una vecchia intervista rilasciata al giornalista di Repubblica Roberto Bianchin in occasione della festa suo sessantesimo compleanno organizzata a sorpresa a Mattarello, Maestri disse: 'Non faccio l' ambientalista a oltranza, ma non mi piace la ressa, la confusione, la sporcizia e la spavalderia. Bisogna andare in montagna come se si entrasse in una chiesa, in punta di piedi e senza alzare la voce.