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Metanizzazione delle Giudicarie, il consigliere provinciale Marini (M5S) chiede chiarezza

Trento - Il consigliere provinciale Alex Marini (M5S) ha ricevuto la risposta sulla sua interrogazione sulla metanizzazione delle Giudicarie.
"Nel vecchio Piano energetico-ambientale provinciale (PEAP) - si legge nell'interrogazione del consigliere Alex Marini (nella foto) - alla voce metanizzazione, si prevedeva che: “Dalla graduale esecuzione delle ulteriori opere di metanizzazione già pianificate e/o finanziate (Valle dei Laghi, Altopiano della Paganella, Feeder Pieve di Bono-Tione e rispettivi Comuni, completamento delle reti nelle Valli di Fiemme, Fassa e sull’Altipiano di Lavarone-Folgaria, estensioni varie di reti esistenti) nonché dalla realizzazione del collegamento Cles-Tione fra la Val di Non, la Val di Sole e la Val Rendena, sarà consentito l’allaccio, in un’ipotesi conservativa, di circa 21.000 nuove utenze equivalenti entro il 2012, apportando, nel quadro degli obiettivi del nuovo Piano energetico ambientale provinciale, un significativo contributo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e alla immissione di CO2”;
nel PEAP della Provincia di Trento 2021-2030, approvato con deliberazione n. 952 dell’11 giugno 2021, alla voce metanizzazione, si riporta che la Stazione appaltante ha svolto verifiche di fattibilità tecnico-economica degli interventi proposti dai Comuni, nell’ottica della sostenibilità di un servizio pubblico diffuso omogeneamente sul territorio. A tal fine, la Stazione appaltante ha svolto un’analisi costi benefici (ACB), secondo le Linee guida previste dalla delibera ARERA 570/2019/R/GAS, che recepisce il documento approvato con delibera 410/2019/R/GAS, adottando una serie di assunzioni inserite nel capitolo “5.3 / Il terzo pilastro: le analisi di fattibilità tecnico economica delle estensioni della rete gas” (PEAP 2021-2030);
inoltre, nel PEAP 2021-2030 (p. 232), si specifica che, benché il progetto per la metanizzazione della Val Rendena costruttivo sia attualmente al vaglio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ai fini della valutazione di impatto ambientale, si dà per scontata la costruzione della tubazione del trasporto del gas tra Tione di Trento e Carisolo annoverata nell’elenco dei gasdotti regionali del trasporto approvato con decreto direttoriale MISE di data 31 gennaio 2019.
La realizzazione è prevista concludersi entro il 2023 secondo quanto riportato nei Piani decennali di Trasporto 2020-2029 proposti dalla società Retragas. Ne deriva che sarà fattibile l’estensione della rete del servizio di distribuzione del gas naturale negli abitati del fondovalle della Val Rendena; è ragionevole ipotizzare l’estensione del servizio a fino a Madonna di Campiglio;
inoltre, con riguardo alla Val Rendena, risulta che “Il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo alla metanizzazione della Val Rendena è compatibile con gli aspetti di carattere ambientale, tanto che la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente Mario Tonina, ha oggi deciso di non sottoporre, al momento, il progetto alla procedura di Valutazione dell'impatto ambientale. Tale parere è tuttavia subordinato ad un approfondimento progettuale successivo, con cui la società proponente, Retragas srl, insieme alle strutture tecniche della Provincia e alle amministrazioni comunali interessate, individuerà il definitivo percorso che il metanodotto seguirà.” (Metanizzazione della Val Rendena: avanti con il progetto di fattibilità - Ufficio stampa della Provincia, comunicato 2360 del 9 ottobre 2020);
nel PEAP 2021-2030 (p. 232), è previsto che per il territorio delle Giudicarie esteriori, analogamente a quanto accade per la Val Rendena, il servizio di distribuzione del gas naturale potrà essere completato entro il 2030 se sarà garantita la realizzazione della tubazione del trasporto del gas lungo l’asse Tione - Bleggio - Trento, ovvero entro il 2027 nell’eventualità si proceda estendendo l’attuale rete di distribuzione e laddove l’avvio dei lavori potrebbe essere attuato fin dal primo anno di affidamento della concessione al gestore d’ambito. In entrambi gli scenari esistono le condizioni per includere l’estensione della rete per molti dei Comuni del territorio occidentale del Trentino all’interno della prossima concessione d’ambito;
sempre con riferimento all’area delle Giudicarie, risulta che il comune di Castel Condino presenti le condizioni di fattibilità tecnico economica per implementare il servizio di distribuzione di gas. Anche il Comune di Bagolino presenta le medesime caratteristiche di fattibilità tecnico-economica per l’implementazione del servizio pubblico di distribuzione del gas naturale mediante l’interconnessione delle reti esistenti in isola, alimentate a GPL. Le tempistiche sono dettate tuttavia dalla data di scadenza delle vigenti concessioni GPL, alcune delle quali prevedono la devoluzione gratuita delle reti al Comune;
tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere
1.

quale sia lo stato dell’arte riguardo all’approfondimento progettuale effettuato da Retragas srl e dalle strutture tecniche della Provincia e dalle amministrazioni comunali interessate riguardo al definitivo percorso del metanodotto della Val Rendena e delle Giudicarie Esteriori;
2. se intenda fornire maggiori dettagli rispetto alle condizioni e alle tempistiche di implementazione del servizio pubblico di distribuzione del gas naturale nei Comuni di Castel Condino e Bagolino;
3. se conferma la pubblicazione del bando di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas per l'ambito unico provinciale entro il 31 dicembre 2021 o se nel frattempo siano intercorse problematiche", consigliere provinciale Alex Marini


Risposta del vicepresidente Tonina
Con riferimento all’interrogazione in oggetto si rappresenta quanto segue.
Punto 1)
Informo innanzitutto come il metanodotto in alta pressione nel tratto da Tione a Pinzolo sia già annoverato nell’elenco dei gasdotti regionali del trasporto approvato con decreto direttoriale MISE del 31 gennaio 2019; il gasdotto è funzionale per sviluppare il servizio di distribuzione in Val Rendena. Con riguardo alla definizione del percorso del predetto tratto di gasdotto, si rappresenta che in sede di stesura della propria proposta progettuale Retragas s.r.l., aveva potuto interloquire preventivamente con i Comuni interessati, coordinati dalla Comunità delle Giudicarie, e con le strutture della Provincia, tramite specifici incontri, raccogliendo in modo sistematico le varie esigenze rappresentate da tali enti. Attualmente presso il MITE (Direzione Generale per la Crescita Sostenibile e la qualità dello Sviluppo), è in corso la verifica di assoggettabilità a VIA del progetto preliminare della tubazione presentato da Retragas s.r.l.; nell’ambito di tale procedimento Provincia e Comuni hanno espresso le proprie osservazioni che sono state raccolte nella d.G.p. n.1532 del 9/10/2020.
Per quanto riguarda invece il tratto da Pinzolo a Madonna di Campiglio, si evidenzia che Retragas s.r.l. ha proposto, nel proprio Piano di sviluppo decennale 2021-2030, uno specifico progetto. Allo stesso modo, la società ha proposto la costruzione della tratta di gasdotto del trasporto da Tione a Comano Terme ed ha coinvolto i Comuni interessati. Fintanto che non sarà concluso il procedimento amministrativo, di competenza statale, per la classificazione dei gasdotti regionali su cui è pendente la proposta anche di Gasdotti Alpini s.r.l., non sarà possibile definire un percorso
certo.
Punto 2)
Per quanto riguarda l’estensione del servizio di distribuzione del gas naturale nel Comune di Castel Condino si rappresenta che, come già evidenziato dal documento programmatico (Documento Guida), approvato dal Comune, non ci sono le condizioni per imporre, in sede di gara, l’obbligo della realizzazione dell’impianto di distribuzione del gas naturale da parte del futuro gestore, in quanto il rapporto tra i metri di rete gas da realizzare e la stima delle nuove potenziali utenze interessate che ad essa potrebbero allacciarsi, risulta superiore al valore soglia prevista da
ARERA in 25 m per utente. Questo significa che, in sede offerta in gara d’ambito, ciascun concorrente avrà la facoltà (e non l’obbligo), di prendere in considerazione tali interventi per includerli nella propria proposta tecnica di Piano di Sviluppo degli Impianti che presenterà quale offerta in gara. Dunque, solo all’esito della gara, sarà possibile definire l’effettiva estensione della rete gas nel senso richiesto dal Comune. Alla luce del fatto che il Comune di Castel Condino è un Comune montano che si trova in zona climatica tipo “F” in base al d.P.R. n. 412/1993, è verosimile
ipotizzare che i proponenti propongano l’estensione del servizio in quanto, ricorrendo le condizioni di cui all’art. 23 comma 4 bis, l’ARERA è tenuta ad ammettere a integrale riconoscimento tariffari il relativo investimento. Nell’ambito delle analisi svolte per la fattibilità dell’intervento (Documento Guida), emerge come questo intervento possa essere realizzato in un anno: sarà il proponente, nell’eventuale offerta presentata, a definirne esattamente le tempistiche.
Per quanto riguarda il Comune di Bagolino si evidenzia che il servizio di distribuzione del gas naturale è in atto nel solo abitato di Ponte Caffaro, mentre a Bagolino paese, è in atto un servizio di distribuzione e vendita di GPL mediante rete in isola (gas diverso dal gas naturale); quest’ultimo servizio è regolato da apposita concessione in scadenza nel 2030. Con riferimento all’attività di programmazione del servizio, da affidare mediante gara d’ambito unico provinciale, il Comune ha chiesto alla stazione appaltante che il gestore d’ambito, a scadenza avvenuta, possa provvedere a interconnettere la rete in isola con il sistema del gas naturale, operando un servizio più qualificato
rispetto a quello attuale.
Punto 3)
Si informa che non ci sono le condizioni affinché il bando possa essere pubblicato entro il 31.12.2021; tale termine sarà differito, ai sensi dell’art. 39 comma 3 quater della L.P. n. 20/2012, in quanto l’ARERA non si è ancora pronunciata sull’istanza di rettifica presentata da alcuni gestori in ordine alla riallocazione nel sistema tariffario dei contributi pubblici per ciascun Comune, in coerenza con quelli effettivamente loro concessi dalla Provincia , né ha espresso il parere al MITE per l’approvazione del piano di trasporto (ai sensi dell’art. 16 del d.lgs. n. 93/2011)".

Ultimo aggiornamento: 04/01/2022 00:17:51
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