Impegno – ha rivendicato Baseotto – che il sindacato di Corso Italia in questi anni ha perseguito con determinazione con il Piano del Lavoro, la Carta dei diritti del lavoro, l’accordo sulla rappresentanza e il patto della fabbrica.
Baseotto ha dunque indicato le priorità per il Paese che sono anche i campi su cui continuerà a misurarsi l’impegno sindacale, la disoccupazione giovanile, un fisco più equo, la necessità di coniugare la contrattazione con i diritti, la parità delle donne.
Il congresso ha approvato il documento provinciale “Oltre i confini. L’Autonomia e le sfide per il lavoro ed ha votato (168 sì, 5 astenuti, 30 astenuti) il dispositivo finale che approva la relazione del segretario uscente Ianeselli, assume il dibattito congressuale e le conclusioni del segretario nazionale Nino Baseotto.
I delegati e le delegate hanno eletto il nuovo comitato direttivo composto di settanta componenti e la nuova assemblea generale composta da 98 membri. Sono stati nominati dal congresso anche tre componenti (Franco Ianeselli, Nives Merighi e Manuela Terragnolo) che parteciperanno al congresso nazionale in programma a Bari il prossimo gennaio.
"Un grande ringraziamento a tutti i delegati e le delegate che, mi hanno rinnovato la loro fiduccia. Quello che si è appena concluso è stato un congresso che ha ribadito la necessità di costruire il futuro e di stare dentro il cambiamento; non di subirlo. Abbiamo l’importante responsabilità di tutelare tutti i lavoratori nelle politiche di welfare e dentro i luoghi di lavoro. Conosciamo il disagio e le paure di molti e sappiamo, con tutti i nostri limiti di rappresentare una speranza. Dobbiamo onorare questo impegno con umiltà, al servizio di chi rappresentiamo", ha commentato Franco Ianeselli.