Roma - Sul tema dei grandi predatori ci sono grandi novità, approvato un ordine del giorno sulla selezione. "Gli impegni assunti verso il territorio cominciano a prendere forma e da domani sarà più facile coordinare il quadro nazionale con quello locale per arginare le situazioni di pericolo palesatesi negli ultimi mesi ed i gravi danni all’allevamento di montagna”, dichiarano all’unisono i deputati di Fratelli d'Italia Alessandro Urzì e Alessia Ambrosi.
Nella notte la Camera ha approvato senza un solo voto contrario (con 230 voti a favore, 59 astenuti e 0 contrari) un ordine del giorno a prima firma proprio di Alessandro Urzì sottoscritto dai deputati trentini e altoatesini Alessia Ambrosi e dai colleghi della Svp Manfred Schullian e Dieter Steger.
Era fra gli annunci fatti dal ministro alle politiche agricole ed alla sovranità alimentare Francesco Lollobrigida nei giorni scorsi a Bolzano: affrontare senza alcuna visione ideologica ma sulla base di assoluta concretezza e dati di fatto il tema dei grandi predatori garantendo gli interessi di imprenditori agricoli e gestione e salvaguardia della fauna selvatica.
“Quando si parla di temi concreti e non ci si perde in inutili disquisizioni etniche la visione comune anche con molti colleghi della Svp prevale”, richiama Urzì limitandosi a prendere atto della sostanziale collaborazione su un tema che appartiene a tutti.
Con l’impegno assegnato al Governo da parte del Parlamento (con una trasversalità quasi inedita attraverso gli schieramenti, neanche un voto contrario, nemmeno quello dei Verdi) si afferma una visione pragmatica del tema che parte da una ricognizione della dimensione della popolazione di grandi predatori e poi dal coinvolgimento dei territori interessati, ovviamente con un ruolo protagonista delle Province autonome.
Infatti il documento Urzì, Ambrosi, Steger e Schullian evidenzia che è necessario “intervenire in sede nazionale ed europea al fine di, garantendo le fondamentali condizioni di preservazione della fauna selvatica e dei grandi predatori, contemperare le esigenze di efficace tutela delle attività economiche agricole e di allevamento, anche a livello territoriale in considerazione delle particolari specificità e forme di autonomia locali e disporre l’istituzione di un comitato che raccordi le espressioni territoriali interessate dai fenomeni citati in premessa ed Ispra, in via diretta e funzionale sul modello di quelli già realizzati in altre nazioni europee, finalizzato ad un urgente piano di intervento”.
L’obiettivo concreto anche quello di prevedere in attesa degli interventi di sistema una adeguata copertura economica dei danni derivati dalla fauna selvatica (il documento riguarda ovviamente tutta Italia dove certe salvaguardie peraltro non sono sempre previste).
Ora il governo ed il ministro Lollobrigida che già si è confrontato con il sottosegretario all’ambiente Claudio Barbaro avranno la delega del Parlamento per operare sulla base dell’odg Urzì, Ambrosi Steger Schullian.
“Sappiamo come per il Trentino questo passaggio rappresenti la capacità di ascolto del nuovo Parlamento verso il territorio, il successo della operazione congiunta con Urzì e i deputati della Svp intercetta il sentimento delle categorie interessate.