Il Patt, con il capogruppo Ugo Rossi e i consiglieri provinciali Michele Dallapiccola e Paola Demagri, hanno illustrato le loro controindicazioni sulla proposta del tracciato della Valdastico a Rovereto sud della Giunta Fugatti e non come individuato dal precedente esecutivo guidato da Ugo Rossi.
ECCO IL DOCUMENTO DEL PATT
"Nella scorsa legislatura, precisamente il 1 giugno 2015, l'allora presidente della Provincia di Trento formalizzava al Ministro dei Trasporti la disponibilita` della Provincia di Trento a valutare un’eventuale proposta di approfondimento per l’individuazione di un corridoio e quindi la partecipazione a un percorso per valutare se vi erano le condizioni per raggiungere l’intesa in basae alla normativa.
Tale disponibilita`, espressa dalla Provincia di Trento, era subordinata a queste condizioni e requisiti: che le opere si configurino come interscambio territoriale con il Veneto e in tale prospettiva siano funzionali all’alleggerimento del traffico nella zona dei laghi e dell’Alta Valsugana e di Trento e che parallelamente, devono essere previste limitazioni al fine di direzionare il traffico pesante sulla nuova arteria, favorendo la salvaguardia dell’areale ambientale della Bassa Valsugana.
Successivamente è stato poi costituito il Comitato Paritetico interistituzionale, fra Ministero, Provincia autonoma di Trento e Regione Veneto che ha poi concluso il suo mandato formalizzando, in data 9 febbraio 2016, un documento che descrive uno scenario di comune interesse.
Il documento venne sottoscritto per la Regione Veneto dall’assessora De Berti e per il Trentino dall’assessore Gilmozzi.
Lo scenario condiviso consiste: nel corridoio d’interconnessione infrastrutturale della Valle dell’Astico, la Valsugana e la Valle dell’Adige, che in territorio trentino si contestualizza anche come un collegamento tra viabilita` ordinarie e segnatamente, tra la SS 47 “della Valsugana” e la SS 12 “dell’Abetone e del Brennero”, e che presenta ricadute positive nel contesto dei territori interregionali.
Tale scenario prevede: un’ottimizzazione dei collegamenti tra la statale 47 della Valsugana e la statale 12 del Brennero in
provincia di Trento in prossimita` di localita` Mattarello -Trento Sud; un efficientamento dei collegamenti che percorrono la Valsugana in territorio Veneto; interventi sulla SS47 della Valsugana che risolvano le criticita` presenti nel territorio
veneto.
È evidente che l’accordo così descritto e così raggiunto si basava sulla necessita` assoluta di realizzare un’opera che desse risposta alle esigenze del Veneto ma che nello stesso tempo rispondesse a quelle del Trentino e quindi in primis della Valsugana :
impedire un incremento di traffico in ingresso nel territorio trentino sulla SS 47 a Grigno ed alleggerire il traffico nel tratto Laghi - Trento della stessa SS 47.
A seguito dell’ accordo, recepito dal CIPE, e attraverso il lavoro e il confronto dentro il comitato di coordinamento fra i soggetti interessati e il Ministero per studiare le varie ipotesi di applicazione dello scenario concordato, nell’estate del 2018 la societa` A/4
ultimava la redazione dello studio di fattibilita` e di tutta la documentazione necessaria per attivare le procedure di partecipazione a livello territoriale previste dalle norme in vigore.
Più volte in questi mesi il Presidente della Provincia Fugatti ha dichiarato di preferire una soluzione che prevede un collegamento autostradale lungo la Valdastico, con uscita a Rovereto Sud e di aver per questo impostato uno studio di fattibilita`.
Allo stesso tempo il Presidente della Provincia Fugatti ha dichiarato di voler realizzare le quattro corsie su tutta la Valsugana.
È assolutamente evidente che un simile scenario non solo non risolve i problemi del carico di traffico di attraversamento, gia` oggi particolarmente rilevanti lungo la Valsugana, ma finira` per peggiorare la situazione.
Infatti il collegamento autostradale attraverso la Valdastico con sbocco a Rovereto Sud non sara` assolutamente attrattivo per il traffico, in particolare pesante, che dal Veneto si indirizza, passando dal Trentino, verso il Brennero. Questo per la maggiore distanza rispetto al percorso via la Valsugana e per il costo del pedaggio autostradale. Se poi si aggiunge la presenza delle 4 corsie in Valsugana la preferenza per quel percorso sarà ancora più forte e non sara` certo la istituzione di una (peraltro fantomatica perchè vietata) vignetta a scoraggiare l’utilizzo di un percorso comodo e molto più corto.
La soluzione delineata dal presidente Fugatti penalizza quindi la Valsugana in termini di carico del traffico, che inevitabilmente aumentera` in modo esponenziale e oltretutto non prevede nessuna modalita` per togliere il traffico dalla zona dei Laghi ( Levico e
Caldonazzo).
Perchè si preferisce una soluzione che aggrava i problemi della Valsugana?
Le motivazioni non sono state spiegate se non con la generica affermazione che uno sbocco a Rovereto sud può portare “ benefici allo sviluppo della Val Lagarina”.
E’ assolutamente necessario rivedere una simile impostazione e ripristinare subito il principio che sta alla base dell’accordo raggiunto tre anni fa con la Regione Veneto: il principio per cui un collegamento Veneto-Trentino deve avere la funzione di liberare la Valsugana dalla morsa del traffico in ingresso a Grigno e di toglierlo dalla zona dei Laghi.
Siamo ancora in tempo e chiediamo a Fugatti di fermarsi e riflettere bene, per il bene della Valsugana e del Trentino".