Il settore più colpito, con una media che supera il 14%, è quello alimentare. Manca circa il 10% del personale delle imprese della Carta, Grafica, Editoria e degli Impianti a Fune, ma anche della sezione Servizi alle Imprese Engineering e Finanza. Tra i settori per i quali l’incidenza dei contagi e delle assenze è invece minore: Energia e Servizi per l’ambiente (0,3%), Sistema Moda e Estrattive, Lapidei, Porfido e Materiali da Costruzione (3,8%).
Circa il 30% delle aziende prevede di diminuire la propria produzione a causa delle assenze che costringono a lavorare a regime limitato. Numerose aziende comunicano di avere fissato come soglia limite il 10%, oltre la quale dovranno prevedere lo stop temporaneo della produzione.
“Tra le principali preoccupazioni degli imprenditori interpellati - spiega il direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato -, il fatto che alcune figure, particolarmente qualificate o in possesso di competenze specifiche per l’utilizzo dei macchinari, non possano essere sostituite temporaneamente. In molti casi, inoltre, ci vengono segnalati ritardi nell’esito dei tamponi di controllo per l’uscita dall’isolamento".