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Un fondo pensione dalla nascita in Trentino Alto Adige

Approvata oggi dal Consiglio regionale su proposta dell'assessore Daldoss

TRENTO - La Regione autonoma Trentino-Alto Adige si conferma all’avanguardia nel campo del welfare: con il via libera del Consiglio regionale al disegno di legge “Incentivo all’iscrizione a forme di previdenza complementare di nuovi/e nati/e”, diventa realtà una misura pionieristica a livello nazionale proposta dall’assessore Carlo Daldoss

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge con 52 voti favorevoli 1 contrari e 4 astenuti.

“Nel settore pubblico siamo i primi in Italia a introdurre un incentivo strutturato alla previdenza complementare infantile – aveva sottolineato in sede di Giunta il presidente della Regione Arno Kompatscher – questo è il senso più autentico e concreto della nostra autonomia: saper leggere i bisogni della società e rispondere con strumenti innovativi, efficaci e sostenibili nel tempo. Lo facciamo grazie a un sistema regionale già solido, collaudato e invidiato dal resto del Paese, che oggi si dimostra ancora una volta capace di anticipare le sfide future con politiche lungimiranti. «L’idea di prevedere un incentivo per chi, fin dalla nascita del proprio figlio, apre una posizione di previdenza integrativa ha incontrato grande favore e apprezzamento anche da parte degli esperti”.

“Oggi questa misura diventa realtà – ha affermato l’assessore regionale alla previdenza Carlo Daldoss – è un passaggio che mi riempie di soddisfazione, perché segna una scelta concreta di responsabilità collettiva. Investire nella previdenza fin dalla nascita significa dare alle nuove generazioni uno strumento in più per affrontare il futuro con maggiore sicurezza. Questa misura permetterà di far conoscere ancora meglio il progetto Pensplan, che rappresenta un successo riconosciuto a livello nazionale, ma soprattutto offrirà ai nostri figli e ai giovani l’opportunità di costruirsi fin da subito una garanzia di sicurezza, anche economica, per l’età avanzata.
Per questo motivo continueremo a lavorare in questa direzione”.

La nuova legge prevede un contributo economico a favore di ogni nuovo nato, adottato o affidato, per incentivare l’apertura di un fondo di previdenza complementare intestato al minore. Si tratta di un intervento concreto che guarda al lungo periodo e nasce dalla consapevolezza che, con il passaggio ormai consolidato al sistema contributivo, le pensioni future saranno sensibilmente inferiori rispetto a quelle del passato.

Il contributo previsto è pari a 300 euro alla nascita, o all’atto dell’adozione o dell’affidamento, e sarà versato direttamente nella posizione previdenziale del minore. Per i quattro anni successivi è prevista l’erogazione di ulteriori 200 euro all’anno, a condizione che la famiglia versi almeno 100 euro annui nello stesso fondo. Il provvedimento vale anche per i bambini già nati: in via transitoria, il contributo spetterà anche ai minori che al 1° gennaio 2025 non hanno ancora compiuto cinque anni o per i quali non siano ancora trascorsi cinque anni dall’adozione o dall’affidamento.

Per accedere al contributo, il richiedente dovrà risiedere da almeno tre anni in un comune della Regione, mentre il minore dovrà essere residente alla nascita o acquisire la residenza in Regione per effetto del provvedimento di adozione o affidamento. Per beneficiare delle erogazioni negli anni successivi, sarà necessario che il minore continui a risiedere stabilmente in Regione. L’adesione a una forma di previdenza complementare dovrà essere attivata al momento della domanda. La condizione economica della famiglia non sarà in alcun modo considerata: si tratta infatti di una misura universale, fondata sul principio dell’uguaglianza delle opportunità previdenziali.

L’intervento sarà gestito da Pensplan Centrum S.p.A., società in house della Regione e delle due Province autonome, che curerà gli aspetti operativi e promuoverà l’iniziativa anche attraverso accordi con gli uffici anagrafe dei comuni.

La legge riguarderà tutti i nuovi nati a partire dal 1° gennaio 2025 e, con norma transitoria, anche quelli nati negli anni precedenti fino al 2020 compreso. La Regione prevede un’adesione stimata pari al 20% dei potenziali beneficiari: circa 8.500 nascite e adozioni ogni anno, per un investimento che ammonta a poco più di 3,2 milioni di euro per il primo anno, per poi stabilizzarsi attorno ai 2 milioni annui a regime.
Ultimo aggiornamento: 18/09/2025 00:00:56
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