Trento - Un'esperienza che intreccia sapori, paesaggi e - soprattutto - persone. Ecco Trentodoc Festival, evento diffuso che dal 20 al 22 settembre 2024 abbraccerà i territori di produzione con il loro patrimonio storico e culturale e i gioielli dell’arte della città capoluogo. Tre giorni di festa per degustare, scoprire e condividere le bollicine Trentodoc, approfondendo le caratteristiche che le rendono un'eccellenza. La kermesse - promossa dalla Provincia autonoma di Trento e organizzata da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con Corriere della Sera – coinvolgerà per l’intero fine settimana professionisti del settore e appassionati, ma anche grandi enologi e personaggi del mondo del vino, del cibo e dello spettacolo come Beppe Vessicchio, direttore d'orchestra noto al grande pubblico anche per le numerose presenze al Festival di Sanremo e l'attrice e comica Brenda Lodigiani, apprezzata nei ruoli di Annalàisa al GialappaShow e la Milanese imbruttita. Sarà un'esperienza a tutto tondo, un viaggio sensoriale tra degustazioni guidate, show cooking, dibattiti, feste e momenti di socialità. Ma il cuore del Trentodoc Festival batterà soprattutto nelle case spumantistiche, che organizzeranno appuntamenti in luoghi suggestivi, wine trekking ed esperienze enogastronomiche per conoscere Trentodoc là dove nasce. Non mancheranno degustazioni tecniche, yoga in vigna, musica dal vivo e incontri didattici. La città di Trento, con i suoi cortili, i parchi e i palazzi storici, assieme agli altri luoghi protagonisti dell'evento su tutto il territorio, saranno il palcoscenico perfetto per questa celebrazione dei sensi. L'enoteca provinciale di Palazzo Roccabruna accoglierà gli ospiti per raccontare Trentodoc, accanto agli itinerari delle Aziende di promozione turistica e delle Strade del Vino e dei Sapori. E ancora: bar e winebar, ristoranti, alberghi, agritur ed enoteche animeranno il lungo weekend proponendo eventi, degustazioni e menù abbinati a Trentodoc. Ogni sorso ed ogni morso sarà un'emozione, un tributo alla terra che li ha generati.

Trentodoc è prodotto da uve esclusivamente trentine con il metodo classico. Le etichette proposte dalle 67 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc sono riconosciute per la loro eleganza e per il loro equilibrio tra freschezza e struttura.
Il Festival è un'importante vetrina: lo scorso anno oltre ottomila persone (il doppio rispetto al 2022) avevano partecipato agli eventi promossi sul territorio trentino e nelle otto location individuate nella città di Trento (Palazzo Roccabruna, Palazzo Geremia, Palazzo Ocse, Chiostro degli Agostiniani, Loggia del Romanino al Castello del Buonconsiglio, Palazzo Bortolazzi sede SOSAT, Fondazione Caritro, Giardini parco di San Marco).
Per il 2024, sono previsti oltre 40 eventi in città e 97 nelle case spumantistiche del Trentino, con un ricco programma di incontri a cura di Luciano Ferraro, vicedirettore di Corriere della Sera e direttore artistico di Trentodoc Festival, e delle firme di Corriere della Sera che coinvolgerà molte personalità di spicco nazionali e internazionali.
Le bollicine Trentodoc, frutto di una terra generosa e di mani sapienti, saranno le protagoniste di questi tre giorni, dal 20 al 22 settembre 2024. Ogni sorso sarà un invito a esplorare, a gustare, a emozionarsi. Il vero cuore del festival batterà nell'incontro tra le persone, nel condividere esperienze, nel raccontarsi, nel creare legami che vanno oltre il tempo dell'evento. Un'opportunità per ricordare che, nonostante la velocità del mondo, esistono ancora spazi dove il tempo si dilata, dove le emozioni si intensificano, dove i sorrisi si incontrano e si riconoscono.
Trentodoc in Cantina.
Le case spumantistiche apriranno le porte ai visitatori per vivere esperienze all’insegna della qualità e della genuinità negli spazi in cui i produttori trascorrono le loro giornate. Lo scorso anno tutti gli oltre 80 eventi organizzati erano andati sold out: per questo, nel 2024 l’offerta sarà ancora più ampia con 97 appuntamenti su tutto il territorio. Accanto alle degustazioni più tradizionali, sarà possibile viaggiare con l’immaginazione grazie a eventi creativi per coniugare movimento, cultura e spettacolo.
Wine talk.
Una serie di conversazioni su temi di attualità legati al mondo del vino e del Trentodoc, che spaziano dall’intelligenza artificiale al futuro della vigna, ai nuovi mercati. Parteciperanno, tra gli altri, Edoardo Vigna (caporedattore Corriere della Sera, responsabile di Pianeta 2030), Graziana Grassini (enologa e consulente), monsignor Martino Signoretto (rettore del Santuario della Madonna della Corona), Massimo Sideri (editorialista di Corriere della Sera), Arnaud Fabre (presidente Alexandre Bonnet), Georg Riedel (fondatore Riedel), Sandro Camilli (presidente Ais), Michele Fino (scrittore e professore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Riccardo Cotarella (presidente Assoenologi) e Giulia Caffiero (assistant restaurant manager e juice specialist, ristorante Geranium di Copenaghen).
Cook tales.
Un viaggio nel gusto e nel genio creativo degli Chef più interessanti del panorama italiano ed europeo, per scoprire le nuove frontiere e tendenze della cucina internazionale, il legame con il territorio Trentino e le affascinanti peculiarità dell'universo del Trentodoc. Una serie di incontri e show cooking che coinvolgeranno rinomati chef stellati e chef trentini che si confronteranno per narrare l'armoniosa unione tra le bollicine di montagna e l’alta cucina. Parleremo dei fermentati con Ariel Hagen, Chef di Borgo San Pietro, della cucina di montagna da nord a sud con Riccardo Gaspari e Antonio Biafora, di fuoco e brace con Errico Recanati e Michelangelo Mammoliti, e dell’utilizzo di funghi, delle alghe e dei prodotti più particolari del bosco e del mare con Ada Stifani, Marco Ambrosino e Giuseppe D’Errico. E ancora, di tradizione e piatti che ci riportano al passato con gli Chef Giancarlo Perbellini e Davide Marzullo, e dell’alta cucina nell’hôtellerie con Vito Mollica, Chef del ristorante ‘Atto’ di Palazzo Portinari a Firenze.
Sparkling stories.
I protagonisti del mondo della cultura e dell’arte racconteranno il loro pensiero e le loro affinità con Trentodoc. Tra gli altri, interverranno il direttore d’orchestra Beppe Vessicchio, l’architetto Mario Cucinella, l'attrice e comica Brenda Lodigiani e il cantautore Vasco Brondi.
Trentodoc tasting.
Durante le tre giornate di Festival, si terranno 20 degustazioni tematiche che coinvolgeranno tutte le etichette delle 67 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc. La conduzione sarà affidata ai 7 migliori sommelier d’Italia Premio Trentodoc: Cristian Maitan (2023), Alessandro Nigro Imperiale (2022), Stefano Berzi (2021), Valentino Tesi (2019), Simone Loguercio (2018), Roberto Anesi (2017), Maurizio Dante Filippi (2016). Alle degustazioni è confermata la presenza di Essie Avellan, Master of Wine esperta del mondo sparkling e, novità di quest’anno, a condurle ci sarà anche Pietro Russo, terzo Master of Wine italiano, nominato a Londra a febbraio 2024.
TRENTODOC IN CANTINA
“Trentodoc in Cantina” si svolge all’interno del palinsesto del “Trentodoc Festival”, in programma dal 20 al 22 settembre p.v., e mette al centro l’esplorazione dei sei distretti di produzione delle bollicine di montagna - Trento e Valle dell’Adige, Rovereto e Vallagarina, Valle dei Laghi e Alto Garda, Valsugana, Val di Cembra e Piana Rotaliana. Questo evento diffuso, ideato appassionati, esperti e curiosi di Trentodoc, coinvolgerà 42 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc e prevede un calendario di 97 appuntamenti, per una manifestazione itinerante e diffusa su tutto il territorio. È prevista una grande varietà di attività come degustazioni nei luoghi più suggestivi delle cantine, wine trekking e passeggiate all’aperto, occasioni di convivialità in vigna, brunch, esperienze di pairing e cene stellate. Non mancano momenti di relax, performance di musica dal vivo e attività per tutta la famiglia.
1. Degustazioni, verticali, orizzontali, di approfondimento, in grotta, dedicate all’evoluzione nel tempo
Immergersi nella realtà delle aziende vitivinicole permette di approfondire il metodo di produzione di questo vino e regala l’occasione di condividere contesti affascinanti come la Grotta dello Spumante, rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi luogo dedicato all’affinamento sui lieviti dei Trentodoc di Pedrotti Spumanti. È qui che la casa spumantistica apre le porte per due degustazioni dal titolo “Grotta dello spumante. Luogo unico di affinamento” e “Riserve Trentodoc Pedrotti. Storie di famiglia (venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre). Anche Pisoni F.lli organizza due appuntamenti in uno spazio di grande fascino, la grotta destinata alla rifermentazione in bottiglia e alle operazioni di remuage: qui si svolgono un’orizzontale di sei etichette (venerdì 20 settembre) e una verticale di quattro annate Trentodoc Riserva (sabato 21 settembre). “Sfumature di Pinot nero”, invece, è il tasting di Ress all’interno della sua cantina ipogea scavata nella roccia (sabato 21 e domenica 22 settembre).
La manifestazione comprende esperienze dedicate alla conoscenza del metodo classico trentino come la degustazione di Cantina Mori Colli Zugna (sabato 21 settembre) e quella verticale dedicata alle migliori annate di Trentodoc Brut Nature di Moser (sabato 21 settembre). Spagnolli Spumanti si concentra sul Pinot nero e organizza un evento alla scoperta di Trentodoc Blanc de Noirs di montagna (venerdì 20 settembre); Balter offre, oltre all’assaggio, l’opportunità di simulare, in prima persona, le attività di lavorazione del metodo classico come remuage, sboccatura, dosatura e etichettatura di una bottiglia Trentodoc (sabato 21 e domenica 22 settembre) mentre Villa Corniole apre le porte con un “open day” che prevede tour guidato e approfondimento sulla produzione (sabato 21 settembre). Concentra l’attenzione sulla relazione con il territorio Cantina Furletti Gabriele, con la proposta di un appuntamento che racconta l’identità del Garda trentino (sabato 21 settembre).
Ospitano degustazioni ispirate alla capacità delle bollicine di montagna trentine di evolvere al meglio nel tempo Revì (venerdì 20 e sabato 21 settembre), Cantina Roverè della Luna (sotto la guida dell’enologo Carlo Alberto Gasperi, sabato 21 settembre) e Maso Poli, con un focus sulle Riserve che contano un affinamento di 60 mesi (venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre). Ferrari Trento propone, una Masterclass “Sfida del tempo”, a cura di Cyril Brun, Chef de Cave della casa spumantistica, con degustazione di vecchie annate con sboccatura recente delle collezioni Perlé e Riserve (sabato 21 settembre) e un “Tour alla scoperta delle vecchie annate Trentodoc “Edizioni originali” (venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre).
Creative
Per viaggiare con l’immaginazione, Pravis promuove una degustazione abbinata a una sessione di orienteering notturno e osservazione delle costellazioni (venerdì 20 settembre). Per gli amanti delle letture true crime, invece, Cantina Salim organizza una visita in cantina, seguita da cena con delitto: i commensali diventano detective per una sera, impegnati a risolvere un mistero, mentre degustano bollicine di montagna (sabato 21 settembre).
Comparate con altri fermentati
La manifestazione rappresenta l’occasione per cimentarsi in attività che non soltanto divertono ma dalle quali è possibile imparare qualcosa di nuovo. Sui segreti del vino e non solo: Monfort propone, in collaborazione con un gruppo di produttori del territorio, l’appuntamento “Fermenti diversi”, che consiste in un’esplorazione dei processi di evoluzione di materie prime come uva, cereali, farina, frutta e frutta e della loro trasformazione in prodotti quali vino, birra, pane e bevanda e verdure fermentate (domenica 22 settembre). Ress presenta venerdì l’evento dal titolo “Trentodoc … e champagne” (venerdì 20 settembre).
2. Visite in cantina con passeggiata, trekking e scoperta del patrimonio storico
Molte case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc sono situate in scenari naturalistici di grande bellezza ed è per questo che il calendario di “Trentodoc in Cantina”propone una varietà di visite guidate con passeggiata tra le vigne e degustazione insieme a prodotti tipici: è il caso della merenda di Cantina Resom (sabato 21 e domenica 22 settembre) e dell’apericena con sosta al “bait” di Tenuta Gottardi (sabato 21 e domenica 22 settembre). Per chi si diverte a unire la conoscenza del metodo classico a quella del patrimonio storico-architettonico trentino non manca l’offerta di winetrekking: Endrizzi promuove un percorso a tappe che dalla cantina arriva fino alle pendici del Castello di Königsberg a San Michele all’Adige (venerdì 20 settembre), Cembra Cantina di montagna conduce gli appassionati tra “I sentieri dell’oro rosso”, ovvero tra i filari sostenuti dai muretti a secco della Val di Cembra e promuove una sosta presso il loro “bait” (sabato 21 settembre). Cantina Endrizzi Elio e F.lli organizza un giro tra i vigneti della Piana Rotaliana alla scoperta della leggenda del Basiliscus (venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre) mentre Viticoltori in Avio accoglie gli ospiti all’interno del Castello di Avio, bene culturale gestito dal FAI Fondo per l’Ambiente Italiano, per una cena in locanda (sabato 21 settembre).
3. Esperienze enogastronomiche
Brunch
La proposta degli eventi di enogastronomia in abbinamento a Trentodoc è ricca, a partire dalla mattina con il brunch: Monfort è nel Giardino dei Ciucioi con musica jazz in sottofondo (sabato 21 settembre), mentre Ferrari Trento accompagna la colazione di metà mattina a Locanda Margon, ristorante stellato del Gruppo Lunelli (domenica 22 settembre).
Le bollicine di montagna vengono servite per accompagnare prelibatezze vegane per il “B&B: Brunch & Bubbles” di Maso Martis (domenica 22 settembre) e in un percorso sensoriale dedicato alla sperimentazione di sapori e texture nell’appuntamento “Elevando i sensi” di Letrari (domenica 22 settembre).
Cucina del territorio
Tra le alternative pensate per esaltare la versatilità delle bollicine di montagna in pairing alla cucina del territorio trentino, Bellaveder propone una selezione di quattro diverse annate di Trentodoc Rosè in abbinamento ai formaggi di malga, guidata da una professionista ONAF (venerdì 20 settembre) mentre Metius accoglie i visitatori per una degustazione, introdotta dal produttore Paolo Dorigati, di quattro Trentodoc Brut Riserva serviti insieme ai piatti tipici della cucina di montagna (venerdì 20 settembre). “Quando il classico di montagna diventa fantasia nel piatto” è il titolo dell’evento promosso da Rotari, un’esperienza di foraging alla scoperta delle suggestioni dei boschi alpini a cura di Stefano Ghetta, chef esperto e premiato della Val di Fassa (sabato 21 settembre), Cantina Sociale Trentoorganizza l’aperitivo “Notte di bollicine Trentodoc”, presentando alcune eccellenze gastronomiche locali (venerdì 20 settembre) “con sorpresa” e Cantina Aldeno approfondisce l’evoluzione delle bollicine di montagna facendo assaggiare tre basi spumante, tre prodotti da catasta e tre Trentodoc pronti al consumo, tutto servito insieme a salumi trentini (venerdì 20 settembre). Ad accomunare il programma dei tre pranzi di Madonna delle Vittorie (venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre) e della cena dedicata all’esplorazione dei cruditè di Cantina Salizzoni (venerdì 20 settembre) è il menù a base di pesce di lago. Sono dedicati alla relazione tra bollicine di montagna e tradizione gastronomica locale anche i pranzi di Fondazione Edmund Mach, preparati dagli allievi della scuola (venerdì 20 e sabato 21 settembre).
Abbinamenti Speciali
Freschezza, acidità e sapidità fanno di Trentodoc un vino perfetto a tutto pasto, perfetto per accompagnare le più varie interpretazioni culinarie, italiane e internazionali. Si ispirano a questa peculiarità delle bollicine di montagna tre degli appuntamenti in programma: Endrizzi propone il più classico degli abbinamenti tra ostriche e Trentodoc, negli spazi del vigneto del Masetto (domenica 22 settembre), mentre Monfort organizza una cena a base di BBQ e Trentodoc (sabato 21 settembre). Da Altemasi le bollicine di montagna sono proposte in abbinamento a ingredienti tipici della tradizione trentina con contaminazioni orientali all’interno di Maso Toresella, sul lago di Toblino (domenica 22 settembre).
Cene stellate
A completare la collezione di esperienze enogastronomiche tra cui scegliere nei giorni di “Trentodoc in Cantina”, anche due cene stellate: il menù a base di cucina di montagna dello chef Alessandro Gilmozzi del ristorante El Molin* di Cavalese organizzato da Cesarini Sforza Spumanti (sabato 21 settembre) e il “Percorso del bello e del buono” di Ferrari Trento, a cura dello chef Edoardo Fumagalli presso Villa Margon (venerdì 20 settembre).
4. Arte
“Trentodoc in Cantina” è pensato anche per gli appassionati di arte: DeVigili organizza un percorso tra le opere installate in vigna (sabato 21 settembre) e Corvée promuove una passeggiata tra i vigneti della Valle di Cembra, in compagnia di una guida esperta del territorio, con l’opportunità di partecipare al laboratorio didattico “La ricerca della creatività e il legame con il vino”, a cura dell’artista trentina Ornella Michelon (sabato 21 settembre).
5. Mostre
Nei giorni del Trentodoc Festival e fino al 29 settembre, Fondazione Edmund Mach presenta la mostra “Dalla terra il futuro. Viaggio nei 150 anni della Fondazione Edmund Mach”, visitabile a Trento presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas; il progetto restituisce il racconto della storia di questo ente attraverso pubblicazioni, manufatti storici e centinaia di fotografie selezionate nell’archivio fotografico della Fondazione Edmund Mach e tra i fondi dell’Archivio fotografico storico provinciale.
6. Relax
Per i viaggiatori che non sanno rinunciare ai momenti di benessere all’aria aperta, al palinsesto si aggiunge l’esperienza multisensoriale pensata da Revì, che inizia con una passeggiata tra i vigneti, procede con una lezione di yoga e termina con l’assaggio di Trentodoc (sabato 21 settembre). Per un pomeriggio di relax a bordo piscina, la tappa consigliata è l’Agriturismo Maso Mirì con la casa spumantistica Mittestainer (venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre).
7. Musica dal vivo
Tanti gli eventi con musica dal vivo per l’aperitivo: da Mas dei Chini, con la serata “Un inkino all’autunno trentino (venerdì 20 settembre), da Cantina d’Isera, dove è in programma musica insieme ad una verticale di diverse annate di Trentodoc Dosaggio Zero (sabato 21 settembre) e da Borgo dei Posseri, per una serata di convivialità sotto le stelle (sabato 21 settembre). Combinano musica e buon cibo anche altri due appuntamenti: il “Live Cooking Trentodoc Conte Federico” di Conti Bossi Fedrigotti, per una cena a base di cucina italiana e fusion in abbinamento a Trentodoc Riserva (venerdì 20 settembre), e l’evento “Gourmet Sparkling Night” di Valentini di Weinfeld, con una selezione di musica swing e jazz nella cornice della Sala Depero della casa spumantistica (sabato 21 settembre).
8. Per tutta la famiglia
Pravis apre le porte della sua cantina a tutta la famiglia con il “Kids harvest lab”, attività didattica che spiega e propone la vendemmia ad adulti e bambini (sabato 21 settembre). Durante tutto il fine settimana cinquanta case spumantistiche saranno aperte per accogliere gli ospiti. Tutte le informazioni si trovano sul sito trentodocfestival.it e sull’App Trentodoc.
In particolare, le informazioni di partecipazione agli eventi “Trentodoc in Cantina” si trovano su sito trentodocfestival.it dove in alcuni casi è possibile acquistare i biglietti direttamente (in tutti gli altri casi vi sono i contatti delle cantine).
A disposizione degli ospiti l’App Trentodoc che oltre al programma mette a disposizione degli ospiti le schede tecniche di tutti i Trentodoc e, all’interno della sezione dedicata agli itinerari, consigli e suggerimenti per effettuare una visita e completarla con punti di interesse naturalistico, culturale, sportivo ed enogastronomico.
Nel 2023 si consolida la crescita a valore della spumantistica Trentodoc
L’Osservatorio dell’Istituto Trento Doc evidenzia per il 2023 la tenuta del comparto, composto da 67 case spumantistiche, con una crescita a valore del 3%, pari ad un fatturato complessivo di 185 milioni di euro. “Possiamo ritenerci soddisfatti, alla luce del quadro economico generale” afferma il Presidente dell’Istituto Trento Doc, Stefano Fambri. “Rispetto ai dati dell’anno precedente, il 2023 mostra una crescita a valore generale con una lieve flessione a volume di circa il 2%, imputabile ad un calo in grande distribuzione, dove, a fronte della situazione contingente e dell’aumento dei costi, alcuni associati hanno adottato politiche promozionali più restrittive”. Il mercato di riferimento per Trentodoc rimane l’Italia, che rappresenta l’85% del venduto, in particolare nel settore horeca, in continua crescita mentre il restante 15% riguarda l’estero, dove sono attivi due progetti Ocm, negli Stati Uniti (in particolare East Coast) e in Svizzera. Tra le tipologie più apprezzate dal consumatore, si confermano i millesimati e le riserve.
FESTIVAL
Dal 20 al 22 settembre brindisi e bollicine tornano protagonisti dell'evento che rende spumeggiante l'avvio dell'autunno in Trentino: il Trentodoc Festival, giunto alla terza edizione, è stato presentato oggi ufficialmente presso la Sala Capitolo della Fondazione Mach di San Michele all'Adige, in una conferenza stampa alla presenza di una nutrita platea di interessati e dei promotori e organizzatori della kermesse. Per la Provincia autonoma di Trento sono intervenuti gli assessori all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli e all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni; per Trentino Marketing il Ceo Maurizio Rossini; per l'Istituto Trento Doc il presidente Stefano Fambri; per Corriere della Sera il vicedirettore Luciano Ferraro, direttore artistico di Trentodoc Festival. A moderare l'incontro il responsabile dell'Ufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti. L'assessore Zanotelli ha ringraziato quanti hanno creduto in questo progetto territoriale e lo supportano: il presidente attuale Stefano Fambri e il predecessore Enrico Zanoni, assieme a tutto il Cda dell'Istituto Trento Doc, i produttori e le cantine; il Corriere della Sera e il vicedirettore Ferraro: "Il festival vuole sottolineare il grande lavoro delle aziende trentine, che oggi ha portato i suoi frutti. Volevamo valorizzare le bollicine di montagna, la nostra punta di diamante, ma anche promuovere tutto il territorio, nell'abbinamento con il prodotto, dove le nostre aziende sono presenti e realizzano le loro produzioni - ha detto l'assessore, che ha sottolineato ancora: "Stiamo ragionando sull'ulteriore sviluppo dell'enoturismo trentino, abbracciato al marketing territoriale per rafforzarlo. Nelle scorse edizioni abbiamo visto una grande presenza di giovani, arrivati da tutte le regioni italiane e dall'estero e questo è il segnale che ci siamo incamminati in un percorso corretto. Il Trentodoc Festival è dunque importante, ma serve un'ulteriore sinergia con il mondo del turismo e della ricettività, affinché all’interno dei nostri ristoranti, dei bar, degli agritur, dei rifugi sia rafforzata la presenza dei prodotti territoriali". Zanotelli ha anche evidenziato che la scelta di presentare il festival presso la Fondazione Mach non è stata un caso: "Da 150 anni la Fondazione Mach fa ricerca e formazione in ambito vitivinicolo ed è un valore aggiunto per il nostro territorio. Abbiamo davanti delle sfide molto grandi, sappiamo che questa non sarà un'annata favorevole, ma grazie a ricerca, formazione e trasferimento tecnologico possiamo davvero lavorare tutti assieme per garantire continuità al comparto, importante non solo dal punto di vista economico ma anche a livello paesaggistico, sociale e culturale". "Se riavvolgiamo il nastro a 5 anni e mezzo fa, girando il Trentino vedevamo speso solo prosecco o champagne" - ha detto Failoni - ma da allora è stato fatto un lavoro davvero importante per il connubio agricoltura e turismo e credo che la risposta più bella sia il festival del Trentodoc, che porta a Trento persone da tutta Italia e da tante parti del mondo. Il nostro obiettivo è poter arrivare ad avere turisti durante tutti i dodici mesi dell’anno. Lo possiamo fare solo grazie ad eventi legati allo sport, all’economia, ma abbiamo ancora un enorme spazio nell'ambito della gastronomia. Con il Trentodoc ci giochiamo una partita importante: oggi ogni struttura offre due o tre tipologie di Trentodoc, ma ci vuole anche chi sa raccontare quelle bottiglie. Noi sappiamo che c’è l’orgoglio di raccontare il territorio e l’azienda che produce queste eccellenze, con un feedback straordinario. Un altro aspetto - e credo sia il bello e la scommessa di questo festival - è che i trentini hanno l'opportunità di conoscere e apprezzare il loro Trentodoc". Per Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing "il Trentodoc Festival è nato come un evento diffuso sul territorio per celebrare l’impegno delle cantine e delle case spumantistiche che portano il nome della nostra terra sui più importanti palcoscenici nazionali e internazionali. I produttori sono l’anima di questa manifestazione e, grazie ai numerosi eventi organizzati nei luoghi di produzione delle bollicine di montagne, tra i vigneti e nelle cantine, il pubblico potrà apprezzare al meglio questa eccellenza. Una proposta di enoturismo di qualità che valorizza, insieme al prodotto, i territori con le proprie eccellenze culturali, naturali e storiche". "Trentodoc Festival è una preziosa opportunità di promozione e di valorizzazione per il marchio e le nostre case spumantistiche associate. Il successo delle prime due edizioni è uno stimolo a qualificare ulteriormente il nostro lavoro, iniziato più di dieci anni fa, teso al posizionamento, alla notorietà e alla reputazione del Trentodoc. Le bollicine di montagna registrano oggi un buon livello di percezione da parte del consumatore, lo testimoniato anche dalle vendite, che hanno raggiunto i 13 milioni di bottiglie. Il format della manifestazione, diffusa sul territorio, con l’apporto di tutte le 67 aziende che ringrazio vivamente per la passione messa in campo ha l’obiettivo di accogliere l’ospite al meglio e di esaltare la varietà delle proposte produttive del Trentodoc. Un gruppo coeso di produttori che organizzeranno quest’anno ben 97 eventi per “Trentodoc in Cantina” durante le tre giornate di festival", ha detto il presidente dell'Istituto Trento Doc Stefano Fambri. Luciano Ferraro ha svelato il programma del 2024 e sottolineato il successo oltre le aspettative delle scorse edizioni del festival: "E' un percorso che abbiamo iniziato con prudenza, ma il Trentodoc è una locomotiva economica per questo territorio: lo hanno dimostrato i primi eventi, esauriti in poco tempo e che sono stati raddoppiati per le richieste. Il Trentodoc non è solo bevanda alcolica per i brindisi per le degustazioni, gli approfondimenti, ma è soprattutto un contenitore di culture, che può essere raccontata da altre forme artistiche. Il filo conduttore che abbiamo voluto portare a Trento comprende anche l'architettura, la musica, la cucina. Nel programma c'è poi spazio ai temi del mercato dei prodotti, dei cambiamenti climatici, della salute. Credo sia sbagliato demonizzare il vino: una quantità moderata di vino aiuta a vivere meglio e a stare in salute anche grazie alla convivialità e al piacere di stare insieme. Il festival sarà un racconto della sintonia tra territorio e cultura, perché il vino fa parte della storia, della tradizione e di un modo di vivere. Il palinsensto di quest'anno ci aiuterà a brindare, a diverstirsi e a riflettere com'è e come sarà il Trentodoc nei prossimi anni". Presente all'evento, tra gli altri, l'assessore con delega in materia di territorio e lavori pubblici del Comune di Trento Italo Gilmozzi. A raccontare la partecipazione di tutto il sistema vitivinicolo trentino il presidente del Consorzio vini del Trentino Albino Zenatti, che ha evidenziato come il Trentodoc sia il fiore all’occhiello e un traino per tutta la produzione vitivinicola del territorio, grazie all'immagine che viene portata all’esterno e al lavoro di tutto il sistema. Ha fatto gli onori di casa il presidente della Fondazione Mach Mirco Maria Franco Cattani, dal luogo simbolo dell'enologia territoriale e internazionale, a 150 anni dalla nascita del centro di eccellenza di San Michele.