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Pil provinciale a +0,8%, il Trentino prosegue il suo impegno per la crescita

Il vicepresidente della Provincia sull’analisi pubblicata oggi da Ispat

TRENTO - "Il Trentino prosegue nella fase di crescita della propria economia. L’analisi di Ispat, che registra un aumento dello 0,8% del Pil provinciale nel 2024, conferma come stia dando risultati concreti la strada intrapresa a livello territoriale, fatta di misure di incentivo allo sviluppo e di un impegno condiviso tra istituzioni, imprese e mondo del lavoro. Il nostro obiettivo è ora quello di proseguire su questo percorso, che ha permesso al territorio di ottenere risultati positivi anche in un contesto internazionale di tensioni e incertezze, senza dimenticare le criticità e i margini di possibile miglioramento. Siamo convinti che le misure di stimolo all’economia, confermate anche nella manovra di assestamento che mobilita risorse per quasi 900 milioni di euro nel 2025, potranno offrire nuove opportunità da cogliere, favorendo maggiore competitività e innovazione”.
Così il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli commenta la fotografia scattata dall’analisi pubblicata oggi da Ispat-Istituto di statistica provinciale, in merito alla stima anticipata del Pil 2024 in aumento dello 0,8%, in linea con il dato nazionale.

Nel report, si rileva come, in termini di livello, il Pil provinciale del 2024 dovrebbe sfiorare i 26 miliardi di euro, circa 5 miliardi di euro in più rispetto a quello registrato prima della pandemia, nel 2019.

L’analisi, che prende in considerazione diversi dati aggregati, tra cui i consumi finali interni, gli investimenti, l’interscambio commerciale e la dinamica trimestrale del valore aggiunto, rileva come l’economia provinciale prosegua la fase espansiva nonostante il contesto economico globale. Come è avvenuto a livello nazionale, l’economia è stata sostenuta in larga misura dai consumi delle famiglie, grazie soprattutto alla vivacità del comparto turistico. Risulta positivo anche il contributo assicurato dalla spesa pubblica locale, mentre quello fornito dalla domanda esterna e degli investimenti è risultato abbastanza marginale.

Il rallentamento degli scambi internazionali ha inciso sulla crescita dell’export trentino, che nel 2024 è rimasto sostanzialmente stazionario, ma il rallentamento dell’attività produttiva manifatturiera ha impattato sulla dinamica delle importazioni, che presentano volumi in calo. In calo è risultata anche l’agricoltura, mentre è proseguita la fase positiva dei servizi alle imprese e dei servizi non di mercato. L’andamento del commercio, infine, è risultato fortemente condizionato dal rallentamento della spesa delle famiglie.
Ultimo aggiornamento: 08/08/2025 00:38:09
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