TRENTO – Si è tenuto presso la sede della
Camera di Commercio di Trento il primo dei
due appuntamenti di “
CamLab: dialoghi su impresa e innovazione” edizione 2025. CamLab è uno spazio di confronto e di dialogo, promosso dalla
Camera di Commercio di Trento, fra esperti, cittadini e rappresentanti del mondo delle istituzioni e delle imprese sui grandi temi dell’economia e sulòl’impatto che essi possono avere sul nostro territorio.

Titolo dell’appuntamento di questa sera “
Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Tra opportunità e possibili criticità”. Hanno aperto l’incontro i saluti del presidente della Camera di Commercio,
Andrea De Zordo:
“L’evento olimpico invernale Milano-Cortina 2026 si preannuncia grandioso, con numeri significativi – ha ricordato De Zordo –
Esso rappresenta un investimento non solo per l’economia di oggi, ma anche per quella di domani. E’ una sfida che non possiamo perdere e che potrà contribuire a rafforzare l’immagine di un Trentino vocato allo sport e all’accoglienza”.
"Le Olimpiadi sono una vetrina di risonanza globale – ha precisato l’assessore provinciale al turismo
, Roberto Failoni -
e un motore di sviluppo per l'intero sistema economico. Ma è fondamentale non perdere di vista l'aspetto più cruciale: la duratura eredità che un evento di questa portata è destinato a lasciare sul territorio, ben oltre la manifestazione sportiva. Tali grandi eventi hanno la capacità di agire come catalizzatori di investimenti e innovazione. Per questo dobbiamo coltivare l'orgoglio per il lavoro che stiamo svolgendo e intensificare la comunicazione su questo progetto strategico. L'incontro di questa sera assume un valore particolare, poiché focalizza l'attenzione sulla straordinaria opportunità che le Olimpiadi rappresentano per il Trentino”.
Umberto Martini, ordinario di economia e management all’Università di Trento, ha offerto una riflessione di respiro teorico sul valore dei grandi eventi sportivi come motori di sviluppo territoriale e strumenti di posizionamento competitivo. “
Questi grandi eventi sono opportunità decisive: possiamo coglierle o non coglierle. Se non le cogliamo, diventano rischi. Molti studiosi ritengono che il default della Grecia nel 2009 sia stato anche una conseguenza dello sforzo immenso sostenuto dal Paese per i Giochi Olimpici del 2004 cui non ha fatto riscontro un adeguato ritorno”. Un grande evento, ha proseguito, è caratterizzato da un’elevata partecipazione – sia in presenza sia mediatica – e da un impatto significativo sull’economia e sulla comunità locale, che deve essere valutato non solo in termini di ritorno economico, ma anche di eredità sociale, ambientale e reputazionale.
Il docente ha illustrato il “ciclo di vita” di un grande evento sottolineando come la vera misura del successo risieda proprio negli effetti di lungo periodo. Tra questi: l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento, il livello di partecipazione del pubblico, la visibilità mediatica e la capacità della kermesse di generare un effetto volano sul turismo.
Martini ha insistito sulla necessità che ogni investimento garantisca un adeguato pay-off non solo economico, ma anche sociale e ambientale.
Il concetto di “grande evento sostenibile” implica infatti la ricerca di equilibrio tra tre dimensioni: ritorno economico, accettazione sociale e contenimento dell’impatto ambientale. “La chiave - ha concluso - è la partecipazione del territorio e la capacità di tradurre l’occasione in crescita condivisa e duratura”.
Tito Giovannini, coordinatore provinciale dei Giochi Olimpici, ha illustrato il quadro generale e le ricadute che il Trentino si attende da Olimpiadi e Paralimpiadi 2026.
I numeri dell’evento sono imponenti: 16 discipline olimpiche e 6 paralimpiche, 18 sedi di gara distribuite in 5 cluster (Milano, Valtellina, Val di Fiemme, Anterselva, Cortina), 7 villaggi olimpici, 3 paralimpici, oltre 3.500 atleti provenienti da più di 90 Paesi. A livello globale, si prevedono 2 miliardi di spettatori televisivi, 1,6 milioni di visitatori nelle aree di gara e 160 mila biglietti disponibili, con un engagement digitale stimato in 3,2 miliardi di interazioni.
Giovannini ha poi delineato il programma infrastrutturale, che comprende la riqualificazione dello Stadio del Fondo di Tesero, dello Stadio del Salto di Predazzo, della Scuola Alpina della Guardia di Finanza (che fungerà da villaggio olimpico e paralimpico) e dell’Ice Rink di Baselga di Pinè, destinato alla preparazione preolimpica. A queste opere principali si affiancano interventi complementari di mobilità e reti energetiche.
Dal punto di vista economico, Giovannini ha richiamato le stime che quantificano in 5,3 miliardi di euro il valore complessivo generato dai Giochi per i territori del Nord Italia interessati, tra spesa turistica diretta e indotta e patrimonio infrastrutturale. Le Paralimpiadi, con oltre 400 mila spettatori attesi, produrranno un indotto stimato in 200 milioni di euro, testimoniando la crescente rilevanza economica e sociale dello sport inclusivo.
Infine, ha ricordato alcune “legacy immateriali” come il programma di dual career dell’Università di Trento per studenti-atleti, la mostra “Anelli di Congiunzione” alle Gallerie di Piedicastello e il progetto sportivo-riabilitativo della Villa Rosa di Pergine, simboli di un Trentino che fa delle Olimpiadi un laboratorio di sostenibilità, innovazione e cultura sportiva condivisa.”Inoltre – ha concluso Giovannini – dal 2027 al 20247 la Provincia stanzierà 700mila euro annui per iniziative che valorizzino gli impianti realizzati per la kermesse olimpica”. All’intervento dei due esperti ha fatto seguito la tavola rotonda con i rappresentanti delle associazioni di categoria.
Andrea Basso, presidente di Ance, ha sottolineato come i costruttori edili siano stati coinvolti nelle attività preparatorie dei giochi: “La gran parte dei lavori agli impianti e alle infrastrutture della mobilità sono rimasti sul territorio generando un indotto significativo per le nostre aziende”. Gli ha fatto eco Davide Cardella, direttore di Asat: “La nostra categoria fin dall’inizio ha messo a disposizione gli spazi per l’ospitalità di atleti, forze dell’ordine e media. Grazie ai bandi Qualità in Trentino Olimpiadi a Paraolimpiadi promossi dalla Provincia autonoma di Trento, i nostri operatori hanno beneficiato di un buon coinvolgimento economico”. Infine Paolo Prada, in rappresentanza di Unat, ha sottolineato come la vera forza dell’evento sia lo spirito olimpico che ben si sposa con i valori di sport, ambiente e passione incarnati dal Trentino: “Noi siamo chiamati a vendere emozioni e lo spirito olimpico è una delle emozioni più capaci di incidere sull’animo umano”. Ha condotto l’incontro Alessandro Franceschini.
Prossimo appuntamento il 30 ottobre alle 17.30 con Sebastiano Barisoni (Radio24), Marcello Messori, economista LUISS e editorialista del Sole24 Ore e del Corriere della Sera, con i rappresentanti del mondo economico trentino per parlare di rilancio della manifattura.