“Temi centrali – ha evidenziato Pavoni – che a livello provinciale come Ance Brescia e a livello regionale abbiamo affrontato con decisione ottenendo primi significativi risultati”.
Per Pavoni, l’edilizia lombarda che fa capo ad Ance è un valido modello nazionale per la formazione e la sicurezza in cantiere, garantite dall’efficiente Sistema bilaterale della Scuola Edile e della Cassa Edile. In tema di lavori pubblici, il presidente ritiene non si possa pensare che sia un mercato caratterizzato dal contenzioso. La realizzazione di opere di utilità sociale deve avvenire nel rispetto delle regole, in tempi certi, con costi rispettati e con la necessaria qualità.
“È possibile essere trasparenti, muoversi nel più rigoroso rispetto delle norme, ma allo stesso tempo realizzare le opere che servono. Questa è la sfida”, ha sostenuto con chiarezza Pavoni nel discorso di insediamento, affrontando il tema del soddisfacimento della qualità unito al rispetto dei tempi di consegna e del costo preventivato, una delle principali sfide per la filiera delle costruzioni, alle prese con la parcellizzazione di compiti e responsabilità e la necessità di un efficace “governo della complessità del processo produttivo”.
Convinto il richiamo ai temi della sostenibilità e dell’innovazione: “Per il settore delle costruzioni, ‘Edilizia green’ e ‘4.0’ sono sinonimo di un cambiamento radicale del modello di filiera, che abbandona l’individualismo e la conflittualità tra i diversi soggetti, per passare a un nuovo rapporto basato sull’integrazione collaborativa, nel rispetto delle risorse e degli equilibri ambientali. Per un moderno settore delle costruzioni è indispensabile migliorare l’integrazione delle fasi e degli attori del processo di progettazione e costruzione, elevando lo standard delle competenze e la soddisfazione del cliente attraverso prodotti sempre più tailor-made”.
Approfondimento che ha posto in evidenza il saper edificare a regola d’arte dei costruttori edili del passato e del presente. Una capacità che merita attenzione e che dovrebbe suscitare ammirazione. Una capacità connessa all’attività edile, che deve tornare al centro dell’interesse economico e sociale grazie anche ai consistenti incentivi fiscali. Segno che il settore è punto cardine della ripresa post pandemica. L’impresa edile, gli imprenditori, gli addetti del settore, meritano una considerazione diversa da quella che, per lo più basandosi su visioni errate, comunemente si percepiva negli ultimi anni.
“Noi per primi dobbiamo essere protagonisti di una narrazione diversa e più consapevole del nostro mondo, dei suoi valori e delle sue potenzialità”, ha evidenziato Pavoni.
Ance Lombardia in sintesi
Ance Lombardia, Associazione regionale dei Costruttori Edili Lombardi, è l’Organizzazione di rappresentanza degli imprenditori edili, costituita, a norma dello statuto dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), dalle associazioni provinciali operanti nella regione. L’Organizzazione regionale assume, pertanto, la rappresentanza regionale della categoria imprenditoriale inquadrata nel sistema associativo facente capo ad Ance, e svolge le seguenti attività:
- Esaminare e trattare le problematiche della categoria a livello regionale, con specifico riguardo alla formazione di atti legislativi e amministrativi nel settore delle opere pubbliche, dell’ambiente, del territorio, dell’edilizia privata.
- Promuovere e realizzare studi e ricerche su materie di interesse della categoria.
- Svolgere un ruolo di supporto e consulenza alle Associazioni territoriali e tramite queste alle imprese di costruzione, per tutte le problematiche applicative degli atti normativi emanati dalla Regione.
I compiti di Ance Lombardia si sono progressivamente ampliati in conformità alle riforme operate con leggi costituzionali, che hanno conferito alle Regioni potestà legislative esclusive nelle più rilevanti materie di interesse della categoria: dall’ambiente al territorio, dalle opere pubbliche all’edilizia privata.
Ance Lombardia, insieme a tutti gli Organismi regionali della categoria, mantiene un costante rapporto con l’Ance nazionale al fine di perseguire una unità di indirizzo nella formazione e applicazione della legislazione regionale in materia.