Oggi il segretario comunale comunicherà la decisione dell'assemblea al prefetto Maria Rosaria Laganà che nominerà un commissario prefettizio che traghetterà il Comune fino alle elezioni di primavera.
All'ordine del giorno del Consiglio comunale figurava la mozione di sfiducia presentata da quattro consiglieri comunali del gruppo di maggioranza “Insieme per Temù“, Alberto Cattaneo, Andrea Lamorgesa, Daniela Longhi e Attilio Maroni. Al termine di un acceso confronto, con scontri verbali tra maggioranza e minoranza e tra singoli consiglieri, la mozione di sfiducia è stata votata dai quattro consiglieri di maggioranza e due di minoranza "Autonomia e cambiamento", Ottavio e Maurizio Zani. Invece Fabio Fogliaresi, capogruppo di minoranza, non ha votato la mozione.
La crisi al Comune di Temù ha origini lontane, parte dalla querelle sulla Pro loco con la minoranza che da anni chiedeva chiarezza e negli ultimi mesi sono emerse divisioni nella maggioranza. Il 10 novembre scorso il primo cittadino di Temù aveva revocato le deleghe al vicesindaco Alberto Cattaneo, all’assessore Sergio Regola e al pro sindaco di Villa Dalegno, Corrado Tomasi, aprendo di fatto una crisi all’interno del gruppo di maggioranza “Insieme per Temù”. Nel decreto di revoca delle deleghe il sindaco fa riferimento al venir meno della fiducia. Il 14 novembre è stata presentata la mozione di sfiducia da quattro consiglieri comunali del gruppo “Insieme per Temù“, Alberto Cattaneo, Andrea Lamorgesa, Daniela Longhi e Attilio Maroni.
Il 22 novembre il sindaco ricompone la Giunta comunale nominando nuovi assessori Omar Calzoni, che è anche vicesindaco, e Paolo Zanini.
Ieri sera il Consiglio comunale sulla mozione di sfiducia al sindaco e la sua decadenza aprendo così le porte al commissariamento del Comune.
di An.Pa.