Bormio - Prime competizioni rinviate, mancate prenotazioni, disdette e continue restrizioni rischiano di compromettere la stagione sciistica invernale ancor prima di iniziarla.
La stagione invernale è a serio rischio: non cambia il 'paradigma' molto populistico con molte contraddizioni e poca razionalità adottato fin da inizio marzo dalle istituzioni con lockdown e continue limitazioni.
In Valtellina e Valchiavenna cresce la preoccupazione. Almeno fino a dicembre ci sarà il lockdown, poi bisognerà definire le linee guida per la riapertura degli impianti ma potrebbe non bastare.
Livigno e Bormio hanno infatti già avuto disdette di stranieri, mentre le altre località - Santa Caterina Valfurva, Chiesa Valmalenco, Aprica e Madesimo - sperano nel mercato italiano ma al momento restano in stand-by. Quando apriranno gli impianti da sci e con quali regole? E' questo l'interrogativo che si pongono gli operatori turistici valtellinesi e valchiavennaschi e gli appassionati di sci.