Trento - È andato in scena stamattina, in modo ordinato, in piazza Duomo a Trento, il sit-in di Fipe dall’eloquente titolo “Siamo a terra”. Più di 400 esercenti, tra pubblici esercizi e ristoranti, hanno partecipato alla manifestazione organizzata in contemporanea in 24 città italiane per esprimere anche visivamente lo stato di grandissima difficoltà in cui versa il settore.
Mezz’ora in silenzio, seduti a terra, le tovaglie imbandite sul selciato, mostrando cartelli con slogan e messaggi che rendono conto dell’ampiezza della crisi in atto nel settore. Così stamattina, alle 11.30, è iniziata la “protesta” di pubblici esercenti e ristoratori aderenti alle due Associazioni di riferimento della provincia di Trento, l’Associazione Pubblici esercizi del Trentino e l’Associazione ristoratori del Trentino. Una protesta silenziosa, educata ma ferma nel voler portare l’attenzione dell’opinione pubblica e della politica sulle difficoltà che il settore sta attraversando. Una situazione di profonda incertezza, di afflussi più che dimezzati, di costi costanti e ricavi azzerati.
"È importante essere qui oggi – ha dichiarato il presidente dei ristoratori Marco Fontanari – per dare evidenza di quanto la nostra categoria sia allarmata. La grande affluenza di stamattina è il segnale di quanto gli operatori siano coinvolti e segnati da questa emergenza. Un’emergenza che – non lo neghiamo – è prima di tutto sanitaria, ma subito dopo investe la nostra economia e il nostro settore in modo estremamente violento.