PASSO TONALE - I
branchi di lupi più consistenti presenti sull'arco alpino lombardo sono al
Tonale e in
Val Grande e
Mortirolo e in
Alta Valtellina. Il Parco Nazionale dello Stelvio ha monitora - grazie alla fototrappole - gli spostamenti dei grandi carnivori e l'esperiemento avviato su "Ludovica", giovane lupa dotata di collare Gps, sta dando importanti risposte.

Tra i primi ad avere contatto con il branco di lupi dell'Alta Valle Camonica è stato
Fausto Bariselli, escursionista, appassionato di montagna e fotografo, che ha immortalato i lupi e scritto un libro dal titolo
"Mi inchino...
il Re è tornato", dove racconta il primo contatto con i lupi (nella foto Bariselli).
"Era il 7 ottobre 2021 quando ho visto per la prima volta il lupo - racconta Fausto Bariselli - e qualche settimana dopo, il 29 ottobre, sono tornato e in quell’occasione vidi il capobranco con la sua femmina e alcuni cuccioli".
In questi anni i branchi di lupi - come da monitoraggio del Parco nazionale dello Stelvio, settore lombardo - sono cresciuti non solo in Valle Camonica. Ecco la situazione.
"Branco del Tonale", presente dal 2019: si è riprodotto con 4 cuccioli nati nel 2025; attualmente il branco conta la coppia alfa e i cuccioli dell’anno.
"Branco della Val Grande-Mortirolo", presente dal 2023 con la riproduzione del branco della Val Grande: almeno 4 cuccioli sono nati nel 2025. Oltre alle nascite dell’anno, attualmente il branco conta la coppia alfa e 2 helper.
Branco della Reit, in Alta Valtellina e Valfurva la prima riproduzione è di quest'anno. Nel monitoraggio del Parco nazionale dello Stelvio è stata confermata la formazione del branco della Reit con presumibilmente 5 cuccioli nati. Attualmente il branco conta, oltre ai cuccioli, la coppia alfa e un helper.
Una giovane lupa, Ludovica - è stata dotata di collare Gps dalle Guardia Forestali del Parco e sono stati registrati gli spostamementi (foto crtedit PNS Lombardia). Da aprile a fine settembre ha percorso 1600 chilometri: la sua attività, come quella del branco, avviene di notte, inizia attorno alla 22 e raggiunge il picco alle 2, corse, inseguimenti, ricerca del cibo, mentre alle prime luci dell'alba - attorno alle 7-8 - inizia il riposo fino al pomeriggio. Il monitoraggio sulla lupa Ludovica è secondo gli esperti del Parco Nazionale dello Stelvio fondamentale per scoprire i comportamenti dei branchi e gli spostamenti.