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Itea, con le domande online i più fragili rischiano di restare esclusi

L’allarme di Cgil Cisl Uil: numerose le richieste di aiuto ai nostri sportelli

TRENTO - Il 15 ottobre si sono finalmente riaperte le graduatorie per la presentazione delle domande di alloggio Itea. Da quest’anno, però, la procedura può essere effettuata solo online, attraverso l’uso dello Spid. Una novità che sta mettendo in difficoltà numerosi utenti, come dimostrano le molte segnalazioni e le richieste di aiuto che in questi giorni arrivano agli sportelli dei sindacati inquilini di Cgil Cisl Uil.

“Non tutti hanno la possibilità o la competenza per utilizzare con facilità un computer o uno strumento digitale come lo Spid — spiegano i rappresentanti delle organizzazioni —. Le difficoltà maggiori riguardano soprattutto anziani, persone con scarse competenze informatiche e cittadini stranieri, che si trovano spesso soli davanti a procedure non sempre intuitive”.

I sindacati avevano già segnalato all’assessore Marchiori nei mesi scorsi i possibili disagi legati al passaggio al digitale, chiedendo di garantire un supporto concreto ai cittadini.
Tuttavia, dai riscontri raccolti in queste prime settimane, la rete di assistenza risulta ancora insufficiente e disomogenea, con molte persone che non ottengono il supporto di cui hanno bisogno.

Per questo motivo, le tre sigle chiedono con forza che le istituzioni attivino rapidamente sportelli o punti di accompagnamento dedicati, in grado di assistere i cittadini nella presentazione delle domande online, almeno in questa fase di transizione.

“Serve la presenza di personale dedicato che possa aiutare passo dopo passo chi non è in grado di gestire autonomamente la procedura digitale – aggiungono -. È una questione di equità e di tutela dei diritti”.

Infine, i sindacati chiedono di valutare un prolungamento dei termini di presentazione delle domande, attualmente fissati al 17 dicembre, per evitare che i tempi stretti e le difficoltà tecniche diventino una barriera per molti.

“Se non si interviene subito — concludono — il rischio è che la nuova modalità online, nata per semplificare, si trasformi in un ostacolo che esclude proprio le persone più fragili, quelle che più avrebbero bisogno di accedere a un alloggio pubblico”.
Ultimo aggiornamento: 28/10/2025 23:44:51
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