Sondalo - Il Piano della sanità della provincia di Sondrio, che Regione Lombardia ritiene giusto ed equilibrato, proseguirà il suo percorso. Per quanto riguarda il futuro dell’Ospedale ‘Morelli’ di Sondalo, invece, al fine di giungere ad una scelta condivisa, viene sospeso per un periodo non superiore a sei mesi il trasferimento definitivo a Sondrio delle tre alte specialità (neurochirurgia, chirurgia toracica e chirurgia vascolare) con il ripristino funzionale delle stesse al periodo pre Covid, compreso il Centro Trauma di Zona con Neurochirurgia. Decisione che verrà ufficializzata a breve, compatibilmente con l’evoluzione del quadro pandemico in atto.
Regione Lombardia raccoglie quindi l’invito dei sindaci dell’Alta Valle al fine di aprire un tavolo di confronto istituzionale. Ci sono così sei mesi di tempo per cercare di raggiungere una soluzione condivisa, che abbia come unico scopo quello di un Ospedale efficiente in relazione ai servizi.
UN ANNO FA PRESENTATO PIANO E AVVIATO CONFRONTO - In data 11 ottobre 2019 Regione Lombardia ha presentato a tutti i sindaci della Provincia di Sondrio la proposta di un Piano di riorganizzazione sulla sanità e, in questa occasione, ha dato ampia disponibilità agli amministratori affinché proponessero integrazioni o modifiche. I Comprensori di Chiavenna, Morbegno e Sondrio, con il coordinamento dell’Ente Provincia, hanno avanzato una serie di osservazioni tecniche al piano, quasi integralmente accolte. Dall’altra parte il comprensorio dell’Alta Valtellina, non accettando l’idea di spostare le tre alte specialità dal presidio di Sondalo a quello di Sondrio, ha formulato un proprio piano alternativo.
FUNZIONE DEI PRESIDI DURANTE L’EMERGENZA COVID - Durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, in Lombardia sono stati individuati gli Ospedali da destinare interamente alla cura dei pazienti affetti da coronavirus, con conseguente sospensione di tutte le attività ordinarie: per la provincia di Sondrio è stato identificato il Presidio ospedaliero ‘Morelli’ di Sondalo, mentre le attività d’urgenza sono state garantite da quello di Sondrio.