Riva del Garda - E' stata presso la caserma di viale Rovereto di Riva del Garda (Trento) la nuova autopiattaforma in dotazione al corpo dei vigili del fuoco di Riva del Garda (Trento). La nuova piattaforma da 30 metri servirà per per l'attività dei vigili del fuoco della località rivana e del Garda.
Durante la cerimonia - che ha visto la presenza di Cristina Santi, sindaco di Riva del Garda, Gianni Morandi, sindaco di Nago-Torbole, Mario Tonina, vicepresidente della Provincia di Trento, Marco Menegatti, ispettore distrettuale, don Dario Silvello, quindi il comandante del Corpo dei vigili del fuoco di Riva del Garda, Graziano Boroni, il vicecomandante Massimo Spada e i vigili del fuoco di Riva del Garda. Don Dario Silvello ha benedetto il nuovo mezzo prima del taglio del nastro da parte del sindaco Cristina Santi.
L'INTERVENTO DEL COMANDANTE GRAZIANO BARONI
"Oggi è una giornata importante per il Corpo di Riva del Garda, occasione per inaugurare questa autopiattaforma, importante mezzo per il lavoro aereo, arrivato in primavera ma che a causa della pandemia non ci è stato possibile inaugurarla prima. Questi mesi ci hanno permesso di formare il personale, affinare le tecniche di utilizzo e apprezzarne le prestazioni.
Come per tutti i nostri acquisti si parte da lontano, il primo ottobre del 2015 la piattaforma cingolata in dotazione acquistata nel 2009, utilizzata nei normali interventi quotidiani, utilizzata anche per alcuni mesi all’Aquila in occasione del terribile terremoto, in fase di collaudo a seguito di un’importante manutenzione presso una ditta specializzata, è rovinosamente caduta al suolo, fortunatamente nessuna conseguenza per gli operatori, ma la piattaforma era ormai inutilizzabile.
Il mezzo viene messo sotto sequestro e iniziano le verifiche dei periti nominati dalla Procura, il 2015 e 2016 passano inesorabilmente con una serie di continue verifiche e perizie per determinare se vi fossero colpe dell’accaduto. Dicembre 2016 il pubblico ministero chiede l’archiviazione del procedimento, nessuna responsabilità della ditta manutentrice, ne dell’operatore; quindi nessun risarcimento.
Visto il risultato delle indagini, ci siamo subito mossi con l’amministrazione comunale, per reperire i finanziamenti necessari alla sostituzione del mezzo. L’assicurazione ha risarcito 39.500 euro.