Breno (Brescia) - Sulla questione della razionalizzazione del personale a supporto dell’attività di vigilanza alle dighe di Venerocolo (Brescia, Trona (Sondrio) e Sardegnana (Beergamo), Enel Green Power, desidera fornire alcune spiegazioni e una risposta alle proteste sollevate nelle ultime ore.
Enel Green Power sottolinea: "Tra le principali motivazioni del passaggio da due a un operatore - limitato esclusivamente al periodo estivo – vi è l’opportunità di destinare i colleghi coinvolti in guardiania ad attività di maggior contenuto professionale di manutenzione e/o esercizio impianti.
Tale misura, adottata in un'ottica di efficienza organizzativa, non comporta in alcun modo una riduzione degli standard di sicurezza, né per gli impianti, né per la popolazione a valle, tantomeno per l’ambiente.
Si tratta di un’azione puramente organizzativa interna all’Azienda, che allinea la gestione ordinaria di tali dighe a quella attuata nella grande maggioranza delle dighe lombarde e nazionali, già gestite da un singolo operatore, anche in considerazione del fatto che la normativa vigente non prevede supporto al presidio ordinario.

Il presidio, infatti, viene sempre garantito da personale qualificato, con il supporto di sistemi di comunicazione, logistica e trasporto pienamente operativi anche in condizioni meteo sfavorevoli.
Oggi, grazie all’evoluzione tecnologica, la maggior parte delle attività operative quotidiane si limita a controlli visivi, mentre il resto del tempo è dedicato alla presenza sul posto. Inoltre, le opere in oggetto sono strutturalmente progettate come bacini di accumulo temporaneo o di fusione nivale, con una probabilità di dover gestire situazioni di piena estremamente remota. In ogni caso, ove necessario, il presidio sarà rafforzato".