Cavalese - Un lungo percorso e grande impegno per una soluzione condivisa, in piena sicurezza per le donne e i nascituri e nel rispetto di una forte richiesta partita dal territorio: sono questi gli aspetti significativi della riapertura del punto nascita di Cavalese che avverrà come annunciato sabato 1° dicembre e che il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore alla salute Stefania Segnana hanno presentato oggi agli amministratori locali nella sala consiliare del comune fiemmese. Presenti anche il presidente della Comunità Territoriale della Val di Fiemme Giovanni Zanon e i consiglieri provinciali Pietro De Godenz, Gianluca Cavada e Luca Guglielmi.
“Le valli in questi anni hanno mostrato forza e convinzione per credere nel progetto e fiducia nei servizi e nel proprio ospedale. Cavalese è l’unico caso in Italia di un punto nascita sospeso che riapre, sarà ora cura dei cittadini averlo a cuore” ha detto il presidente Fugatti, dopo aver ringraziato quanti hanno contribuito a concludere in modo positivo un percorso che ha alle spalle un forte impegno della politica locale e nazionale.
L’assessore Stefania Segnana ha ribadito che per la riapertura non si prescinde dalla sicurezza delle donne e dei bambini e che questo successo è un punto di partenza per la valorizzazione dei servizi decentrati. “Il territorio trentino è caratterizzato da montagne e valli e pertanto è importantissimo che i servizi basilari siano mantenuti nelle zone periferiche” ha detto Segnana, chiedendo a tutti la massima collaborazione per il proseguimento futuro di un punto nascita pienamente attivo. All’incontro erano presenti anche Gianfranco Jorizzo, presidente del Comitato nazionale percorso nascite, Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e Silvio Fedrigotti, respondabile del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia.