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Primiero, una stele ricorda i 498 trentini internati a Isernia

Primiero - Una cerimonia semplice per non dimenticare. A Primiero (Trento) si è svolta la cerimonia: "Cento Anni dopo.... per non Dimenticare!" alla presenza dei sindaci di Primiero e della Valsugana, di Giuseppe Corona, del presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder e di Roberto Paccher, presidente del Consiglio Regionale Trentino Alto Adige. A Primiero è stata posta una stele a ricordo dei 498 deportati a Isernia e una folta delegazione della Valsugana e da tutto il Trentino-Welschtirol sarà presente a Isernia dal 5 al 7 aprile, in occasione di un “pellegrinaggio” organizzato dalla Federazione dagli Schützen del Welschtirol.


Primiero 01

I FATTI - Obbedirono alla chiamata, fiduciosi nella nuova autorità, 498 “persone già appartenenti all’esercito austro-ungarico” di Primiero, che, una volta schedati, vennero forzatamente portati nella città molisana di Isernia, assieme ad altri 1000 soldati provenienti da altre zone del Trentino e dal Litorale.

Per oltre due mesi, questi uomini vennero detenuti senza il rispetto di alcun diritto del prigioniero, in totale inosservanza della convenzione dell’Aja del 1907, che inoltre prevedeva il rimpatrio dei prigionieri nel minor tempo possibile dopo la conclusione del conflitto. Come tristemente descritto in numerose testimonianze, la situazione alimentare, sanitaria e umana fu drammatica e portò alla morte di due prigionieri di Primiero.


Targa - PrimieroOltre alla mancanza di rispetto dei diritti internazionali, ciò che contraddistinse i reduci dagli altri 300.000 soldati degli eserciti nemici imprigionati a fine conflitto, fu che i prigionieri di Isernia non seppero mai il motivo del loro internamento. Non erano soldati presi in combattimento, non si erano arresi, né erano disertori.


Ancora oggi la vicenda è velata da dubbi e recriminazioni. Nonostante il prezioso lavoro degli storici, non si è riusciti a risalire con precisione all’organo, politico e militare, che emise l’ordine del 16 novembre 1918. Ancor più difficile è capire perché tale intimazione ebbe larga esecuzione solo in alcune aree; tra queste Primiero fu in assoluto la più colpita. A un secolo di distanza questa ferita pulsa ancora nel cuore della comunità di Primiero.

Ultimo aggiornamento: 25/03/2019 16:51:13
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