L’invito vorrà essere, se possibile, un buon viatico per il riconoscimento formale ai tre territori ex asburgici del ruolo di uditori del Dreier Landtag, già attribuito all’ampezzano e – dal 2021 – anche ai Comuni di Colle Santa Lucia e Livinallongo Col di Lana (Belluno).
Ieri il presidente Kaswalder ha incontrato a palazzo della Regione i rappresentanti dei tre territori che bussano alla porta della seduta congiunta di livello Euregio: c’erano Roberto Carotta e Bruno Scalzeri, sindaco ed ex sindaco (per 44 anni) di Pedemonte (nella val d’Astico vicentina, a breve distanza da Luserna); l’assessore Mario Longhi dello stesso, piccolo Comune di confine; il sindaco e un assessore di Valvestino (Brescia), Davide Pace e Antonio Bonomi; il sindaco di Magasa (Brescia), Federico Venturini. Tutti uniti nel perorare la causa di una loro doverosa presenza al Dreier Landtag, nel nome della comune appartenenza storica al territorio dell’Impero austro-ungarico. Ricordano, i tre Comuni, che fu il regime fascista a separarli contro la volontà popolare e ad aggregarli alle province di Brescia e di Vicenza, spezzando un legame secolare e profondamente radicato nelle comunità locali. Pedemonte nella Grande Guerra ebbe proporzio-nalmente il maggior numero di caduti con la divisa austroungarica di tutto il Tirolo; nel secondo dopoguerra i suoi abitanti (con la vicina Casotto) contarono oltre 400 iscritti all’Asar.
Quel che amareggia i tre territori è oggi la constatazione che “quando si parla di Comuni ex tirolesi, il dibattito politico e il re-lativo riscontro mediatico sono sempre appiattiti su Cortina d’Ampezzo, mentre la nostra vicenda storica è sconosciuta ai più”. Si evidenzia inoltre l’incongruità di avere ammesso al Dreier Landtag Colle Santa Lucia e Livinallongo “in quanto ladini”, dimenticando che il Tirolo storico non ebbe carattere linguistico o etnico e che quindi il discrimine dovrebbe essere soltanto l’appartenenza o meno ai confini dell’Impero di Vienna.
Il presidente Kaswalder ha spiegato agli ospiti di avere convintamente sottoposto la questione ai presidenti di Bolzano e Innsbruck proprio nell’ultimo incontro di gennaio e di avere nei giorni scorsi inviato un pro-memoria di carattere storico alla presidente tirolese Ledl Rossmann. Un passo sicuramente percorribile sarà intanto l’invito alla seduta di Riva al Garda, a poche decine di chilometri proprio dai territori di Magasa e Valvestino, che una sottile cresta di monti divide dalla trentina val di Ledro.