Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Pedemonte, Magasa e Valvestino invitati dal presidente Kaswalder al Dreier Landtag

Trento - Il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, al prossimo Dreier Landtag di Riva del Garda (Trento), in programma dal 14 al 15 giugno, inviterà anche un rappresentante per i tre Comuni di Pedemonte, Magasa e Valvestino. Lo farà avvalendosi di questa prerogativa attribuita a chi organizza a turno l’assise biennale dei Consigli di Trento, Bolzano e Innsbruck.

L’invito vorrà essere, se possibile, un buon viatico per il riconoscimento formale ai tre territori ex asburgici del ruolo di uditori del Dreier Landtag, già attribuito all’ampezzano e – dal 2021 – anche ai Comuni di Colle Santa Lucia e Livinallongo Col di Lana (Belluno).


Ieri il presidente Kaswalder ha incontrato a palazzo della Regione i rappresentanti dei tre territori che bussano alla porta della seduta congiunta di livello Euregio: c’erano Roberto Carotta e Bruno Scalzeri, sindaco ed ex sindaco (per 44 anni) di Pedemonte (nella val d’Astico vicentina, a breve distanza da Luserna); l’assessore Mario Longhi dello stesso, piccolo Comune di confine; il sindaco e un assessore di Valvestino (Brescia), Davide Pace e Antonio Bonomi; il sindaco di Magasa (Brescia), Federico Venturini. Tutti uniti nel perorare la causa di una loro doverosa presenza al Dreier Landtag, nel nome della comune appartenenza storica al territorio dell’Impero austro-ungarico. Ricordano, i tre Comuni, che fu il regime fascista a separarli contro la volontà popolare e ad aggregarli alle province di Brescia e di Vicenza, spezzando un legame secolare e profondamente radicato nelle comunità locali. Pedemonte nella Grande Guerra ebbe proporzio-nalmente il maggior numero di caduti con la divisa austroungarica di tutto il Tirolo; nel secondo dopoguerra i suoi abitanti (con la vicina Casotto) contarono oltre 400 iscritti all’Asar.
Quel che amareggia i tre territori è oggi la constatazione che “quando si parla di Comuni ex tirolesi, il dibattito politico e il re-lativo riscontro mediatico sono sempre appiattiti su Cortina d’Ampezzo, mentre la nostra vicenda storica è sconosciuta ai più”. Si evidenzia inoltre l’incongruità di avere ammesso al Dreier Landtag Colle Santa Lucia e Livinallongo “in quanto ladini”, dimenticando che il Tirolo storico non ebbe carattere linguistico o etnico e che quindi il discrimine dovrebbe essere soltanto l’appartenenza o meno ai confini dell’Impero di Vienna.
Il presidente Kaswalder ha spiegato agli ospiti di avere convintamente sottoposto la questione ai presidenti di Bolzano e Innsbruck proprio nell’ultimo incontro di gennaio e di avere nei giorni scorsi inviato un pro-memoria di carattere storico alla presidente tirolese Ledl Rossmann. Un passo sicuramente percorribile sarà intanto l’invito alla seduta di Riva al Garda, a poche decine di chilometri proprio dai territori di Magasa e Valvestino, che una sottile cresta di monti divide dalla trentina val di Ledro.

Ultimo aggiornamento: 09/02/2023 17:28:45
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE