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Trento: Paola Demagri interviene in tema di povertà e revisione Icef

In Trentino la povertà colpisce oggi circa 36.000 persone e 18.000 famiglie

TRENTO - L'intervento di Paola Demagri, consigliere provinciale di Casa Autononia: "Il Trentino non può voltarsi dall’altra parte: la povertà cresce, servono misure strutturali. In Trentino, la povertà relativa colpisce oggi circa 36.000 persone e 18.000 famiglie, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.Questi sono i dati presentati dal Presidente delle Acli Walter Nicoletti. Non si tratta solo di numeri: sono volti, storie, bambini, donne, anziani. Secondo il report di ActionAid, torna a crescere anche la deprivazione materiale e sociale, con 30.965 persone che non riescono ad accedere a un pasto completo ogni due giorni. È la prima volta dal 2019 che si registra un’inversione di tendenza così netta. Il confronto con l’Alto Adige è impietoso: lì la povertà relativa è contenuta al 2%, mentre in Trentino si supera il 6%, con punte dell’8,8% tra i minori. Questo divario evidenzia una fragilità strutturale che non può essere ignorata.
Le cause principali: disoccupazione femminile e precarietà lavorativa, costo della vita elevato, in particolare per l’abitazione (che assorbe oltre il 50% del reddito delle famiglie povere); gap di genere: le donne con figli sono le più esposte al rischio di povertà; povertà educativa e mentale: il basso reddito si accompagna spesso a minore istruzione e maggiore stress decisionale.

Pensavo che la parola “povertà” potesse, un giorno, scomparire dal nostro vocabolario. Invece non è solo una parola: è diventata un dato di fatto, quasi ordinario. E posso testimoniarlo personalmente. Come amministratrice di sostegno, in oltre due terzi dei casi che mi sono stati assegnati dal tribunale, la questione principale da affrontare è proprio la povertà. Si fatica ad arrivare a fine mese, i pacchi della Caritas diventano indispensabili, le restrizioni economiche sono la quotidianità. È una realtà che non si può più ignorare.
La revisione dell’Icef: un’opportunità da non sprecare.

La Giunta provinciale ha approvato in prima adozione la riforma dell’ ICEF, che riduce gli indicatori da 36 a 4, suddivisi per aree tematiche: Famiglia, Povertà, Casa, Disabilità. L’obiettivo dichiarato è garantire maggiore equità e semplificare l’accesso ai benefici. Al momento in 4 Commissione è stato presentato il progetto di un nuovo calcolatore e non le politiche a cui applicarlo, per bocca dell'Assessore Spinelli le politiche verranno dopo.
Convengo che la semplificazione e la revisione del sistema di calcolo era necessaria in quanto , il sistema attuale era troppo articolato e dispersivo. Auspico che la semplificazione non debba tradursi in esclusione. I sindacati hanno già espresso preoccupazione: il nuovo modello potrebbe penalizzare le famiglie con due redditi e non valorizzare l’occupazione femminile. Inoltre, l’incertezza sulle soglie di accesso rischia di lasciare molte famiglie nell’incognita fino a settembre. La IV Commissione è chiamata a discutere le “Nuove disposizioni per la valutazione della condizione economica dei richiedenti interventi agevolativi”. È un passaggio cruciale. Non possiamo permetterci una riforma che non tenga conto della realtà sociale.

La povertà si vede, si tocca, si sente. Porta con sé degrado, esclusione, povertà intellettuale, alimentare, sanitaria. La politica trentina deve reagire con misure riparatorie e cautelative, che mettano al centro: le famiglie numerose, il problema casa, le donne, soprattutto madri. Non mi sento di esprimere giudizi definitivi prima di aver approfondito con la struttura e la politica gli esiti di applicazione della norma che l’Assessore intende portare avanti. Ma so che la gente chiede attenzione, e che il Trentino non può restare a guardare e per questo mi farò portavoce partendo da qui".
Ultimo aggiornamento: 08/08/2025 09:48:05
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