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Ospedale di Borgo Valsugana, allarme infermieri in Medicina

Claudio Cia: "Serve un intervento organizzativo urgente"

BORGO VALSUGANA (Trento) - Arriva un segnale di forte disagio dagli infermieri – e non solo – che lavorano in prima linea nell’Unità Operativa di Medicina dell’ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana: descrivono un disagio grave, che non può essere archiviato come “normale fatica” del lavoro sanitario.

L'intervento del consigliere provinciale di Trento, Claudio Cia
"Si parla di turni spesso portati a 12 ore per più giorni consecutivi, di coperture garantite “in emergenza” senza personale aggiuntivo, di riposi compensativi sacrificati e perfino di ferie maturate non godute (in alcuni casi oltre 40 giorni).
In giornate critiche, con l’assenza della caposala e senza un facente funzioni individuato, gli stessi infermieri in turno si trovano a chiamare colleghi per tappare i buchi, sottraendo tempo all’assistenza diretta ai pazienti.

A tutto questo si sommano attività aggiuntive che ricadono sistematicamente sull’équipe: farmacia e magazzino, ordinazione di farmaci nominali, inventari, pratiche e compiti riconducibili ad altre figure professionali e non al lavoro assistenziale. Proprio l’assenza prolungata di un coordinatore di percorso, riferiscono gli operatori, può tradursi in dimissioni difficili non governate, ricoveri eccessivamente lunghi – anche oltre il mese – e minore supporto ai caregiver, con ulteriore aggravio sul reparto.

Quando la tenuta del sistema si regge sull’emergenza, il rischio concreto è duplice: aumento della probabilità di errori e fuga dei professionisti, non solo dall’APSS ma dalla professione infermieristica stessa. Un fenomeno che, in parte, si è già verificato e che rischia di ripetersi.

Per questo è urgente che APSS e Assessorato diano una risposta rapida e mettano in campo misure operative concrete: figure stabili a supporto del coordinamento (anche per le coperture in caso di assenza), una presenza dedicata al coordinamento di percorso e una riorganizzazione delle incombenze non assistenziali che oggi gravano impropriamente sugli infermieri. La qualità delle cure e il benessere di chi le garantisce sono due facce della stessa responsabilità."
Ultimo aggiornamento: 20/12/2025 13:04:26

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