Livigno - Sulle piste del comprensorio “Carosello 3000” di Livigno, si è tenuta una giornata di formazione e aggiornamento per tutti i carabinieri della Regione Lombardia specializzati nel servizio di vigilanza e soccorso sulle piste da sci. Sono affluiti nel piccolo Tibet oltre 40 militari provenienti, in particolare, dalle stazioni carabinieri delle province montane di Sondrio, Lecco, Bergamo e Brescia, dove insistono i più importanti e significativi comprensori sciistici lombardi. Qui si è tenuto un seminario sulle novità e sulle modifiche delle manovre di primo soccorso da adottare in caso di traumi da caduta sugli sci, da valanga o a fronte di un semplice malore, quale potrebbe essere, ad esempio, un infarto di un turista all’interno di un rifugio.
A dirigere la sessione addestrativa è stato il dottor Patrick Franzoni, medico d’urgenza del 118 di Bolzano, che, dopo un briefing di teoria generale, ha curato l’aspetto eminentemente pratico, simulando delle situazioni di emergenza su cui i carabinieri hanno dovuto cimentarsi. Sotto la costante supervisione e direzione del medico, gli sciatori dell’Arma sono stati chiamati ad applicare le competenze già acquisite durante i corsi di specializzazione, nonché frutto del bagaglio di esperienze maturate in servizio. Alla formazione hanno partecipato anche due agenti della Polizia Cantonale Svizzera di Poschiavo e uno di Zernez, specializzati nel servizio di soccorso in montagna.
Durante l’esercitazione i carabinieri hanno simulato le prime e fondamentali manovre di intervento in situazioni di alta criticità, create da ripide pendenze, neve fresca, gravi traumi con obiettive difficoltà di manovra del paziente, difficoltà di atterraggio dell’elicottero che trasporta il personale medico, con conseguente inevitabile protrarsi dei tempi del primo soccorso. In tutti questi casi fondamentale e imprescindibile è l’ABC, una tecnica mnemonica che serve a ricordare ai soccorritori le fasi essenziali nella valutazione e nel trattamento del paziente incosciente.