Il recupero della struttura quattrocentesca potrebbe invece essere adibito ad un centro di ricerca per la bonifica del lago d’Iseo.

E’ questa la priorità del lago d’Iseo se si pensa che l’inverno scorso i Carabinieri hanno rinvenuto nel solo specchio d’acqua tra Predore e Tavernola un migliaio di ordigni bellici inesplosi e un’enorme torre, dalla base di circa 15 metri formata da migliaia di guarnizioni di plastica con amianto che, negli anni, hanno rilasciato sostanze inquinanti nell’acqua del Sebino, in particolare metalli pesanti.
Ciò anche per non dimenticare l’appello del colonnello Paolo Storoni, che aveva condotto le ricerche sul Sebino e che prima di congedarsi da Bergamo, aveva ribadito l’importanza di un intervento mirato e di una presa di posizione netta da parte delle amministrazioni della zona sul tema ambientale", dichiara il presidente del circolo legambiente del basso Sebino, Dario Balotta.