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Ledro, edificio in area agricola: Comune annulla il permesso a costruire

Ledro (Trento) - Con un recente provvedimento, gli uffici comunali di Ledro hanno annullato il permesso a costruire che era stato rilasciato ad alcuni privati su un terreno in Val Concei.


Il vicesindaco e assessore all’edilizia privata, Claudio Oliari, spiega: "La prima cosa da dire è che questa vicenda attiene all’applicazione dell’articolo 107 della L.P. 15/2015, che permette la ricostruzione di edifici distrutti, a determinate condizioni. Questo articolo, di fatto, “passa sopra” ai piani regolatori comunali ed esclude dunque l’intervento della politica locale nell’iter di autorizzazione. La procedura si svolge dunque interamente a livello amministrativo e, dopo un passaggio presso la Commissione per la Pianificazione Territoriale e il Paesaggio della Comunità Alto Garda e Ledro (Cpc) è stata girata agli uffici comunali. Io e l’intera giunta abbiamo piena fiducia nel lavoro dei nostri professionisti, che hanno seguito la pratica con la consueta attenzione e diligenza. La norma citata prevede infatti che si possa costruire laddove c’era un edificio, seppur ormai scomparso.

A seguito di segnalazioni pervenute, gli uffici hanno eseguito approfondimenti e si è optato per annullare il permesso. Credo che molta della confusione nasca dal modo in cui è scritta la legge, che presta il fianco a interpretazioni che, dunque, possono divenire oggetto di dibattito. Così è stato infatti nella fase in cui i gruppi di minoranza hanno presentato alcune osservazioni. Quelle note sono state analizzate e poi rigettate dagli uffici comunali, che successivamente hanno proceduto autonomamente come descritto prima".


Spiega ancora il vicesindaco: "In queste ultime settimane, molte chiacchiere e maldicenze sono state scaricate verso la giunta e i consiglieri di maggioranza. Spero però di aver chiarito che qui non c’è stato alcun intervento politico se non quello di manifestare sempre piena fiducia nei confronti della professionalità e della buonafede di chi lavora ogni giorno nel nostro municipio. Vista la complessità della norma gli uffici avevano fatto presente che la legge prevedeva comunque il termine di 12 mesi qualora si fosse reso necessario l’annullamento dell’atto in autotutela, come anche chiarito dalla Provincia stessa. Dunque il Comune ha usato il tempo a disposizione per fare tutto quanto necessario a tutela dell’interesse pubblico".

Ultimo aggiornamento: 02/04/2023 00:17:42
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