Quindi no ai licenziamenti è sicuramente il messaggio sul quale lavorare, ma ovviamente non può lavorare solo il dipendente o l’impresa, o solo la partita Iva. Ci deve lavorare anche l’istituzione, anche l’istituzione europea", sottolinea.
"L’Europa deve essere parte attiva nel dire no ai licenziamenti - prosegue Ciocca - consentendo alle nostre imprese di aumentare le commesse, difendendo le nostre imprese dalla concorrenza sleale, mettendo in campo anche risorse concrete con il Recovery Fund, con la programmazione dei finanziamenti europei per premiare quelle aziende che assumono, si allargano, si ampliano nella loro produzione".
"Quindi - conclude - sono necessari bandi dedicati che possano premiare le aziende che abbiano la necessità di nuove commesse, di difendere i posti di lavoro e di ampliare le proprie produzioni".