BRESCIA - La
guerra Israele - Iran tiene col fiato sospeso il mondo. Numerose le prese di posizioni e le richiesta di mettere fine alle armi. Le
Acli di Brescia:
"Negoziati non bombe. Osiamo il coraggio della pace".
Le Acli
provinciali di Brescia rilanciano l’appello delle Acli nazionali per non uccidere la speranza di una soluzione negoziata del conflitto che dal Medio Oriente si sta allargando a livello globale dopo l’attacco degli Usa all’Iran. Anche la folle decisione di
Trump lede il diritto internazionale e sta portando il mondo nel precipizio. Solo la diplomazia e l’affermazione convinta del diritto internazionale possono cercare di fermare la guerra, costruendo sicurezza con i negoziati, non con le bombe.

Le
Acli riaffermano con fermezza: pace, giustizia e democrazia subito e ovunque.
Da cittadine e cittadini che credono profondamente nella potenza delle azioni nonviolente e disarmate chiediamo il rispetto e l’applicazione dell’articolo 11 della nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”! Chiediamo a chi ricopre ruoli di governo e di diplomazia internazionale di attuare una decisa pressione su Usa, Israele e Iran per uno stop immediato degli attacchi e per un ritorno al tavolo dei negoziati. Chiediamo inoltre di non dimenticare la popolazione palestinese e lo sterminio in corso della popolazione di Gaza, con un rinnovato impegno con forza per il cessate il fuoco immediato e per l’apertura di corridori umanitari. Per riflettere insieme invitiamo alla partecipazione all’incontro di giovedì 26 giugno: Il confronto Iran-Israele: nuovi scenari di guerra in Medio Oriente con docente Michele Brunelli e la presidente delle Acli provinciali Stefania Romano (appuntamento alle 18.30 alla sede delle Acli via Corsica 165, Brescia).