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La crisi al Comune di Temù ha origini lontane, i due fronti

Temù (Brescia) - La crisi del Comune di Temù ha origini lontane. Quattro anni e mezzo sull'altalena, fibrillazioni tra maggioranza e opposizione, ma anche tra sindaco e gruppo di maggioranza Insieme per Temù. Da tempo il gruppo di minoranza Autonomia e cambiamento chiede conto della gestione delle Pro loco di Temù e vuol vederci chiaro, anche sui contributi che sono stati assegnati. Una richiesta è stata avanzata al Consiglio comunale e al sindaco e non è mai stata realmente discussa.


Altri sono stati e lo sono tuttora i fronti aperti tra il sindaco Giuseppe Pasina (nella foto) e la maggioranza.

Il sindaco dopo aver revocato le deleghe al vicesindaco Alberto Cattaneo, al prosindaco di Villa Dalegno Corrado Tomasi e all’assessore esterno Sergio Regola, ha nominato come nuovi assessori Omar Calzoni, anche vicesindaco, e Paolo Zanini.


La crisi al Comune di Temù non è risolta, anzi quattro consiglieri di maggioranza Alberto Cattaneo, Andrea Lamorgesa, Daniela Longhi e Attilio Maroni hanno presentato il 14 novembre una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Giuseppe Pasina, che ha tempo fino a 30 giorni per convocare il consiglio comunale straordinario per discutere la mozione e, in caso la mozione passasse (bastano sei voti, quindi due in più ai firmatari della mozione), ci sarebbe la decadenza dell'intero consiglio comunale e la nomina di un commissario prefettizio fino alle elezioni di primavera.

Ultimo aggiornamento: 22/11/2023 05:43:26
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