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Interrogazione del consigliere provinciale Degasperi (Onda Civica) su un immobile a Ziano di Fiemme

Trento - Nuova interrogazione del consigliere provinciale di Trento, Filippo Degasperi (Onda Civica): questa volta l'attenzione - che coinvolgerà l'intera assemblea di Palazzo Trentini - è sulla destinazione di un immobile a Ziano di Fiemme (Trento).


L'INTERROGAZIONE DI FILIPPO DEGASPERI
"Tutti sanno che il gas naturale è inodore; per questo viene aggiunta una sostanza puzzolente che ne possa rendere percepibile la presenza e ridurre la pericolosità - scrive nell'interrogazione Filippo Degasperi (nella foto) -. Ma questa volta, a Ziano di Fiemme (Trento), è successo il miracolo di Natale: l’odore è stato sostituito dall’aroma del Puzzone di Moena.
L’ultima originale invenzione sorta a Ziano si chiama distributore di gas senza però nemmeno la presenza di una seppur minima pompa di distribuzione.


Una decina di anni fa, sotto la spinta dell’allora proprietario dei terreni, il comune di Ziano ha inserito nel suo PRG un’area, collocata in una zona strategica all’uscita di Predazzo, destinata ad area di servizio per la distribuzione di gas metano. L’idea era di attrezzare la valle finalmente di un distributore di metano per rendere il territorio più ecologico, permettendo la circolazione e la diffusione di veicoli a metano, soprattutto quelli pubblici. Addirittura Fiemme Servizi pare che, sull’onda dell’entusiasmo, ai tempi, si sia dotata di uno specifico mezzo per la raccolta dei rifiuti che poi si dice essere stato parcheggiato, e forse lo è ancora, in un garage …


Peccato che siano passati 10 anni e i contribuenti, attraverso le bollette della società di raccolta dei rifiuti, probabilmente lo abbiano dovuto pagare “caro”. Chissà che l’acquisto non abbia anche goduto di qualche contributo pubblico. Ma torniamo al distributore … dopo varie vicissitudini, i terreni sono stati acquistati dal Caseificio Sociale di Predazzo e Moena. Si è pensato che, dopo la costruzione del gassificatore di Predazzo, l’azienda avesse pensato di vendere il proprio “prodotto” a chilometro zero.

E infatti è andata proprio così; nella nuova struttura, per altro molto bella e accattivante che vi invitiamo a visitare, si vendono i prodotti del Caseificio. Non è una novità che a Ziano le idee cambino spesso e in maniera radicale; basti pensare alla fine che ha fatto il “mitologico museo dello sci” che doveva essere la degna conclusione di 3 esperienze di eventi internazionali organizzati in valle. La famosa Villa Flora, il cui acquisto da un privato è stato anche finanziato con circa 1 milione di euro dalla Provincia con apposito vincolo di destinazione a museo dello sci, è prima passata a ipotetico museo della guerra, per poi diventare, dopo una serie di spese negli anni che superano i 2 milioni di euro, a fantomatico ristorante (per altro non ancora in attività).


Ma un conto è la politica che si dimostra, ancora una volta, un mondo dove si dice una cosa e se ne fa tranquillamente un’altra senza batter ciglio; un conto è la conformità urbanistica di un’opera che doveva essere un distributore con uno spazio commerciale le cui specifiche caratteristiche sono dettagliatamente descritte nelle norme e che forse non sono proprio in linea con quello che è stato realizzato. Per il fatto che il distributore è un opera di interesse pubblico sono stati venduti al caseificio terreni di proprietà pubblica, sono state concesse deroghe urbanistiche, pare che l’opera abbia goduto di importanti finanziamenti pubblici.


In questi ultimi giorni finalmente qualcosa di conforme alle prescrizioni urbanistiche è stato fatto; è stata collocata l’insegna (elemento dirimente previsto dalla norma) che chiarisce definitivamente a quale nuovo tipo di distributore abbiamo dato vita. Dopo tutto anche i latticini, se consumati in dosi massicce, possono provocare la produzione di vari tipi di gas.


Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere
1. quali verifiche intende effettuare per certificare la conformità di quanto realizzato come descritto in premessa rispetto alla disciplina urbanistica;
2. di quante e quali deroghe rispetto alla vigente disciplina, nonché di quali contributi pubblici ha beneficiato nel tempo il nuovo caseificio;
3. quali terreni di proprietà pubblica sono stati ceduti per la sua realizzazione, a chi, a quale titolo e verso quale corrispettivo;
4. se è confermato che Fiemme Servizi si sia dotata di un mezzo a metano, a quale costo (con il dettaglio di eventuali contributi pubblici) e quale sia il suo destino attuale;
5. il costo finora sopportato dalle casse pubbliche per l'acquisizione e per i successivi interventi su Villa Flora nonché le tempistiche ipotizzabili per il suo utilizzo".

Ultimo aggiornamento: 05/01/2021 00:00:10
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