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Il Panathlon Club di Vallecamonica al Centro Ippico ‘Le Plagne’

Berzo - Conviviale di aprile in trasferta per il Panathlon Club di Vallecamonica. I soci del sodalizio del presidente Nezosi si sono ritrovati presso il Centro Ippico ‘Le Plagne’ a Berzo Inferiore intorno alle ore 19 per visitare la struttura del socio Francesco Franzoni, i box con i cavalli che hanno ottenuto brillanti risultati negli anni scorsi, assistere ad alcune esibizioni di salto ad ostacoli, osservare come vengono preparati i giovani puledri di 2-3 anni per le future gare (poiché fino a 4 anni i cavalli non possono essere cavalcati), assistere ad una lezione di ippoterapia e quindi, dopo il tradizionale spiedo con polenta, ascoltare dalla voce di Franzoni tutto il lavoro che ha portato oggi a gestire circa 50 cavalli presso la struttura di Berzo Inferiore. Il presidente Nezosi con Francesco FranzoniLa conviviale è stata introdotta dal presidente Nezosi e dal past presidente Gheza che hanno evidenziato come del salto ad ostacoli si parli solo in occasione delle Olimpiadi quadriennali ricordando i fasti dei D’Inzeo e di Mancinelli. Il socio Franzoni ha ringraziato i presenti e ha riassunto il percorso fatto dai soci nella sua struttura, evidenziando la grande cura e considerazione per tutti i cavalli presenti alle Plagne.


‘Vi sarete accorti che è fondamentale la cura dell’animale e il legame, l’empatia tra cavallo e cavaliere, questo sia nel salto ad ostacoli che nella breve lezione di ippoterapia. E’ fondamentale la disponibilità dell’animale che deve supportare gli errori del cavaliere’. Franzoni ha poi informato i soci della sua attività: ’Mi occupo, oltre che dei cavalli, anche dei 35 allievi che ogni settimana fanno gare nazionali ed internazionali, dei loro allenamenti, della crescita degli allievi, uno per uno, e del legame con il cavallo. Ho iniziato seguendo Luca Moneta nella riabilitazione di cavalli disturbati e oggi lavorando con i puledri tutto è sicuramente più semplice. Devo senz’altro ringraziare per tutto quello che avete visto il mio staff, i genitori, le ragazze che lavorano con me’. Il socio del club ha poi descritto le diverse specialità che si svolgono con i cavalli, il dressage con la valutazione dei vari movimenti del cavallo, il salto ad ostacoli, il ‘completo’ che è la somma delle due specialità precedenti più il cross country, e infine l’endurance, gare di resistenza per cavalli e cavalieri con durata di circa 12 ore e 160 km da percorrere.

’Noi ci interessiamo totalmente del salto a d ostacoli, la nostra gara dura 90 secondi, è una gara di concentrazione, di attimi, di gesti atletici’. Molte le domande dei soci, interessati e partecipi agli argomenti trattati. Il tipo di approccio con l’animale: ‘Per me è sempre fondamentale che il cavallo non percepisca mai la fatica, deve stancarsi fisicamente ma mai mentalmente. Ho abbracciato totalmente il metodo etologico di Pat Parelli utilizzato in Italia da Luca Moneta (già ospite del Panathlon Clab Vallecamonica una paio d’anni fa)’. I percorsi in Vallecamonica: ‘Ci sono ottimi percorsi anche in Valle per i cavalli, ci sono gare di Endurance, il nostro sport si sta sviluppando’. Il binomio cavallo-cavaliere: ‘E’ fondamentale nel salto ad ostacoli l’empatia tra cavallo e cavaliere, ogni cavaliere deve comprendersi con il cavallo ed è un lavoro di anni e anni, ogni cavaliere ha una sua struttura, diverso peso, diverso modo di cavalcare e questo il cavallo lo sente sin da subito’. La cura del cavallo: ‘I cavalli sono curati nei minimi particolari, tre veterinari due volte la settimana, quotidianamente il maniscalco per ogni cavallo; non dimentichiamo che sono animali da circa 6 quintali che saltano, con una notevole massa da reggere prima in alto e poi da schiacciare all’arrivo del salto con relative problematiche su tendini ed articolazioni. E gli infortuni possono essere più o meno gravi’. I costi di un cavallo: ‘Ci sono cavalli da 500 € e da 10 milioni di €, mediamente si va da un pony da 15mila € mentre un cavallo da Gran Premio costa circa 50mila €’. Le gare del team Le Plagne: ‘Facciamo gare nazionali ed internazionali e la valutazione sulla partecipazione dei binomi è mia e se valuto che il cavallo o l’allievo non sono pronti la gara non si fa. Teniamo conto anche della tensione e dell’ansia che comporta per il cavallo e per l’allievo la partecipazione ad una gara con ambienti, suoni, rumori nuovi. E’ fondamentale e non sempre positiva la presenza dei genitori’. E poi altre domande sulla differenza tra allievi e cavalieri maschi e femmine (strutture diverse, energia e forza diverse ma pari opportunità), la presenza del doping (c’è, esiste ma sono tanti anche i controlli, c’è molta professionalità tra gli addetti e c’è un giro di denaro molto inferiore rispetto ad altre realtà sportive), l’età dei cavalli (mediamente un cavallo ha 30 anni di vita, fino a 18 anni può fare gare ad alto livello, oltre può continuare a gareggiare), l’ippoterapia (il cavallo è un animale paziente, tranquillo, sopporta molto, si adegua ai cavalieri, li supporta, nella riabilitazione è fondamentale, con i ragazzi autistici è bravissimo ed è sempre fondamentale far incontrare la pazienza dell’animale con le esigenze dei ragazzi). Un lungo applauso e la consegna del gagliardetto del Panathlon al Circolo ‘Le Plagne’ hanno concluso un’interessante e partecipata serata.

Ultimo aggiornamento: 26/04/2019 00:11:44
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