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Il Capo della Polizia Lamberto Giannini a Darfo e Breno

Breno (Brescia) - Doppio appuntamento in Valle Camonica del Capo della Polizia Lamberto Giannini: al distaccamento delle Polizia Stradale di Darfo Boario Terme ha inaugurato l’ufficio passaporti, mentre a Breno si è svolta la cerimonia d’intitolazione di piazza Ghislandi ad Antonio Marino e Giuseppe Sorbera, deceduti mentre svolgevano il loro servizio sulle strade della Valle Camonica.


Il Capo della Polizia Lamberto Giannini è arrivato in Valle Camonica poco dopo le 10, accompagnato dal questore di Brescia, Eugenio Rodolfo Spina. Prima tappa al distaccamento della Polizia stradale dove sono stati inaugurati i nuovi uffici per rispondere alle esigenze dei cittadini per la consegna dei passaporti. Erano presenti la dirigente del compartimento Polizia stradale Lombardia Carlotta Gallo, il comandante del distaccamento di Darfo della Polizia Stradale Pierangelo Mensi, il vice Cristian Scalvinoni, tutti gli agenti del distaccamento di Darfo, il prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà, l'assessore regionale Davide Caparini, il sindaco di Darfo Boario Terme Dario Colossi, il presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi e il presidente della Comunità Montana Valle Camonica Sandro Bonomelli. Il prefetto Giannini, dopo il taglio del nastro e la benedizione del cappellano della Polizia di Stato don Roberto Ferazzoli, ha visitato gli uffici del distaccamento della Polizia Stradale, un punto di riferimento importante per la Valle Camonica.


Successivamente ha raggiunto Breno dove è stata svelata la stele in marmo dedicata a Salvatore Sorbera e Antonio Marino. I due agenti del distaccamento della Polizia Stradale morirono durante un servizio.

Antonio Marino, 20 anni, morì il 5 agosto 1957 per un incidente stradale mentre svolgeva un servizio di vigilanza motomontato sulla statale 42, in località Lanico di Malegno (Brescia), mentre Salvatore Sorbera, 24 anni, morì il 13 ottobre del 1958 a seguito delle ferite riportate in un incidente stradale avvenuto in servizio di vigilanza motomontato a Marone (Brescia).
La cerimonia d’intitolazione a Breno è avvenuta in piazza Ghislandi, di fronte all’edificio che dal 1951 al 1963 è stato sede della Polizia Stradale. Alla cerimonia erano presenti il capo della Polizia Lamberto Giannini, il questore di Brescia Eugenio Rodolfo Spina, il prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà, l'assessore regionale Davide Caparini, il presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi, il sindaco di Breno Alessandro Panteghini, il presidente della Comunità Montana Valle Camonica Sandro Bonomelli, gli amministratori locali e i familiari dei due caduti, la sorella e la nipote di Marino e il fratello di Sorbera, che col prefetto Giannini ha svelato la stele. Presente anche una rappresentanza di studenti degli istituti superiori di Breno.


La terza parte della mattinata al “Teatro Giardino” di Breno: dopo i saluti delle autorità, l'intervento del capo della Polizia che ha sottolineato: "Questa iniziativa serve fare agli studenti, alle nuove generazioni per far conoscere queste storie come quella di questi due ragazzi del Corpo delle guardie di Polizia di Stato che, generosamente, per svolgere servizi automontati in queste strade con il freddo e nebbia, hanno compiuto il sacrificio estremo perdendo la vita. Ricordarli intitolando un luogo è un giusto riconoscimento per i familiari ma anche per stimolare chi passa e vuole conoscere la loro storia. Abbiamo un vero culto dei caduti che attraverso la memoria continuano ad essere in servizio e ad ispirarci con i loro esempi. Vedere comunità che li ricordano a distanza di tanti anni ci riempie di orgoglio".
L'ultimo evento della giornata è l'annullo filatelico, presentato da Nicoletta Paris di Poste Italiane della sede di Brescia, per celebrare l'intitolazione della piazza ai due agenti.

Ultimo aggiornamento: 06/12/2022 16:35:25
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