Migliorano i valori medi complessivi sia per quel che concerne il biossido di azoto (NO2) che per le PM10, ma peggiora leggermente nei giorni di superamento dei limiti per l’ozono: erano 38 giorni di superamento lo scorso anno, arriva a 40 quest’anno.
Cresce la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato: Trento sfiora l’83% nel 2019 (82,6%), era poco sopra l’81% nel 2018, e si conferma tra le città migliori in questo parametro (è sesta). A completare il quadro c’è il decrescere dei rifiuti prodotti che calano dai 465 chili per abitante/ anno dell’anno passato, agli attuali 462. Crescono i passeggeri trasportati dal servizio di TPL (da 185 viaggi per abitante annui del 2018 ai 190 del 2019),
e c'è un costante miglioramento nell’indice dedicato al consumo di suolo che si ferma a 8,20/10 (lo scorso anno era a 7,40/10, due anni fa a 6,25) e lascia Trento appena fuori dalla top ten: è undicesima.
Anche Mantova, come Trento, conferma la posizione dello scorso anno, seconda, nonostante un lieve calo della media generale. Terza è Pordenone (quarta lo scorso anno e sesta due anni fa). Chiudono la classifica Pescara, Palermo, Vibo Valentia.
La presentazione della ricerca era inserita in una mattina di approfondimenti per capire come ripartire dopo quest'emergenza globale: “I centri urbani fulcro della ripartenza post Covid, verso un futuro sostenibile” il titolo.
Al convegno on line hanno partecipato - oltre all'assessore Zanella - anche Giorgio Zampetti, direttore nazionale di Legambiente, Paola De Micheli, Ministra per le infrastrutture e i traporti che ha garantito i fondi promessi dal Governo per rendere più ecologico il parco dei mezzi pubblici dei comuni italiani.