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Cresce la cultura della donazione di organi in Valle Camonica

L'Asst della Valcamonica può contare su tanti operatori che rendono possibile un’importante attività di donazione

ESINE (Brescia) - Cresce la cultura della donazione di organi in Valle Camonica. I dati sono in aumento e ad Asst di Valcamonica è stato consegnato il riconoscimento "Stella di Fondazione Trapianti Onlus".:

Nella sala Pirelli di Regione Lombardia si è svolto l’evento con l'obiettivo di promuovere la cultura della donazione” alle strutture del Servizio Sanitario Regionale lombardo che si sono distinte per il loro impegno sul fronte, in particolare, della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto.

A introdurre i lavori, i saluti istituzionali di Federico Romani, presidente del Consiglio regionale della Lombardia; Guido Bertolaso, Assessore Welfare; Mario Melazzini, Direttore generale Welfare; Giuseppe Piccolo, Coordinatore trapianti Regione Lombardia, che, assieme a Marco Sacchi, ha presentato i dati dell’attività di donazione e trapianto in Lombardia; Davide Casati e Roberto Anelli, Consiglieri regionali.

Con la moderazione di Leonio Callioni, la Presidente di Fondazione Trapianti Onlus, Marina Morgutti, e Sergio Vesconi, coordinatore del Comitato Scientifico del Progetto Stella, hanno presentato le attività della Fondazione, il Progetto Stella e i risultati ottenuti. A seguire, la consegna degli attestati alle strutture ASST e IRCCS alle quali è stato conferito il riconoscimento.

ASST della Valcamonica è stata fra le aziende premiate, per l’impegno nell’attuazione di azioni concrete ed efficaci nel complesso percorso che porta dalla donazione di organi e tessuti fino al trapianto, dall’attività di identificazione dei potenziali donatori, nell’avvio dei processi che portano alla donazione effettiva e nelle iniziative di promozione della cultura del dono.

Il Coordinamento Ospedaliero di Procurement Organi e tessuti dell’ospedale di Esine (nella foto) è composto dal dottor Mauro Pasqua medico rianimatore, dottoressa Francesca Andreoli, dottoressa Lara Sacristani e dai coordinatori infermieristici Silvia Bertoni e Isabel Comensoli, della direzione Medica di Presidio.

L'ASST della Valcamonica può contare su tanti operatori che con impegno e sensibilità rendono possibile un’importante attività di donazione - sottolineano il dottor Mauro Pasqua e la dottoressa Francesca Andreoli -: tra le attività di cui si occupa il COP aziendale, grande rilevanza è data alla formazione continua degli operatori medico-sanitari.”

Nel corso del 2023, grazie alla generosità di 75 famiglie di donatori, è stato possibile realizzare 3 prelievi multiorgano, 64 prelievi di cornee e 8 prelievi di altri tessuti, anche multipli (per un totale di 10 organi e 138 tessuti donati), mentre nel 2024 sono state effettuate 4 donazioni multiorgano (in totale 11 organi donati, 8 reni e 3 fegati) e 80 prelievi di cornee, a cui si aggiungono 5 donazioni di teste di femore e 1 donazione di cute, per un totale di 86 tessuti donati da 45 donatori.

Il Direttore Generale dell’Asst della Valcamonica, dottor Corrado Scolari (nella foto), sottolinea come “è necessario moltiplicare le iniziative sul territorio, in collaborazione con le associazioni già molto attive, per promuovere la cultura del dono e scardinare l’indifferenza che, spesso, deriva solo dalla scarsa informazione. I pazienti in attesa di trapianto sono ancora oggi superiori alla disponibilità di organi e solo facendo comprendere l’angoscia di tale attesa si può creare la giusta sensibilità.
I ostri professionisti sono impegnati quotidianamente in questa azione ed è mio dovere ringraziarli per la dedizione e costanza con cui operano”.
Descrizione, obiettivi e metodo del progetto Stella di Fondazione Trapianti Il Progetto Stella, ideato da Fondazione Trapianti Onlus, giunge a conclusione della valutazione del biennio 2023-2024, valorizzando le strutture ospedaliere che si sono distinte per il loro impegno nel governo del complesso processo clinico e organizzativo che si conclude con il trapianto, con un particolare accento sull’aspetto dell’identificazione e della segnalazione dei potenziali donatori.
Attraverso un metodo partecipativo e scientificamente rigoroso, il Comitato scientifico ha analizzato le schede di valutazione compilate a cura delle Direzioni Generali delle strutture sanitarie aderenti al progetto. Per la valutazione si è utilizzata una griglia predisposta dal Comitato, che ha considerato: aspetti organizzativi della struttura (con particolare riferimento alla struttura del coordinamento ospedaliero e alle indicazioni del Piano Nazionale Donazione); percorsi e programmi specifici sull’identificazione dei potenziali donatori nelle diverse tipologie (organi e tessuti da cadavere, a cuore battente e fermo, da vivente), con relativi protocolli e procedure; aspetti e modelli innovativi; iniziative di formazione interna; iniziative di promozione della cultura della donazione verso la popolazione; rapporti con associazioni di volontariato del settore; risultati (secondo gli indicatori riportati nel PND). A completare la valutazione, una scheda di autovalutazione (punti di forza e di debolezza), compilata dalle Direzioni Generali.

La partecipazione delle strutture sanitarie al progetto — gratuita, libera e spontanea — è avvenuta a seguito di candidatura degli ospedali, per ora con un perimetro regionale, limitato al pubblico.

La partecipazione al progetto è stata proposta a tutte le strutture pubbliche del SSR, 24 di queste hanno aderito, 20 sono state valutate positivamente.

Queste strutture si sono distinte, con le loro specificità all’interno del sistema trapiantologico regionale, per l’impegno a promuovere azioni sul piano organizzativo adeguate a sostenere e valorizzare il ruolo dei professionisti nei processi di identificazione e gestione delle potenzialità di donazione. È stata prestata particolare attenzione alle soluzioni innovative, alla formazione continua del personale, al rapporto con la società (pazienti e famigliari, associazioni, mondo della scuola), alla collaborazione con la rete regionale. L’evento ha rappresentato un momento cruciale per consolidare l’impegno collettivo verso una cultura della donazione sempre più diffusa e radicata nella comunità.

"Fondazione Trapianti è da sempre impegnata a diffondere la cultura della donazione negli ospedali e nella società civile, collaborando con il Centro Nazionale Trapianti, il Coordinamento Regionale, le strutture regionali e le associazioni di volontariato. L'assegnazione delle "Stelle" intende riconoscere l'impegno, spesso misconosciuto, delle strutture e dei professionisti coinvolti nel processo di donazione e trapianto, grazie al quale, ogni anno, migliaia di pazienti senza alternative terapeutiche possono tornare a una vita normale", così Marina Morgutti, presidente di Fondazione Trapianti Onlus.

“I dati presentati dagli ospedali lombardi testimoniano l'impegno dei professionisti coinvolti, e lasciano prevedere un ulteriore miglioramento delle attività di donazione, con l'adesione ai programmi innovativi sviluppati negli ultimi anni e "nati" in Lombardia. L'attività dei sanitari va tuttavia necessariamente affiancata da un’opera di educazione e formazione "culturale" dell'intera società civile, che chiarisca il significato del "donare", neutralizzi fake news e falsi convincimenti, e riconosca il valore umano e sociale della donazione. Migliaia di pazienti devono ogni anno la vita ad un "sì", espresso magari in Comune, con l'emissione della carta d'identità; e migliaia di pazienti aspettano che un "sì" permetta loro di vivere”, ha dichiarato Sergio Vesconi, coordinatore scientifico del progetto Stella.
Ultimo aggiornamento: 31/05/2025 13:03:35
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