Bolzano - Il mondo delle politiche giovanili ha una nuova casa: oggi l’inaugurazione della sede di via Goethe a Bolzano. "La storia di questa nostra Casa Goethe è un po’ anche quella delle politiche giovanili in Alto Adige", ha sottolineato il direttore dell’Ufficio servizio giovani Klaus Nothdurfter, che ha guidato la cerimonia d’inaugurazione dell'edificio nel centro di Bolzano. Negli anni Settanta, ha ricordato, hanno mosso i primi passi le organizzazioni giovanili del territorio, dalla sezione giovanile dell’Alpenverein a quella del Bauernbund, dalle sezioni giovanili della Jungschar e dell’associazione cattolica Südtirol Katholischer Jugend (SKJ) fino al VKE, che si sono unite nel Südtiroler Jugendring. Gli anni Ottanta sono stati caratterizzati dalla nascita delle Jugenddienste, sedi regionali di supporto ai Servizi giovanili, che hanno costituito una forma di collaborazione con l’Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste (AGJD). Negli anni Novanta poi si è sviluppata una fitta rete di punti e centri d’incontro per i giovani, che si sono organizzati a livello provinciale nel Dachverband Netz.
La storia della Casa Goethe
"E’ nata così la volontà di riunire tutte le associazioni in una stessa casa” ha riferito Nothdurfter. Nel 2004 l’allora assessora Sabina Kasslatter Mur, sostenuta dal Landesjugendbeirat, portò per la prima volta l’idea in Giunta.