I microbirrifici lombardi sono triplicati negli ultimi dieci anni, tanto che oggi possiamo parlare di oltre trecento aziende con oltre 1500 addetti e un fatturato di circa 70 milioni di euro, pari al 30% di quello nazionale".
FILIERA CHE VALORIZZA RISORSE TERRITORIALI - "L'avvio della produzione di birra in Valchiavenna - conclude l'assessore Beduschi - è coerente con la nostra intenzione di valorizzare l'economia agricola dei territori, favorendo la coltivazione di materie prime locali, la tutela di ambiente e paesaggio e anche aumentando la ricettività turistica, dato che l'impianto sarà aperto e visitabile. In questo contesto la birra potrà rappresentare un fattore attrattivo, che vogliamo alimentare anche grazie alla legge approvata nel 2020, che oltre a istituire un marchio regionale prevede l'istituzione del registro dei microbirrifici, l'avvio di corsi per gli operatori e la collaborazione tra impese agricole e imprenditori del settore".
ASSESSORE SERTORI: SOSTENIAMO INNOVAZIONE - Soddisfatto anche l'assessore regionale a Enti locali, montagna, risorse energetiche e utilizzo risorsa idrica Massimo Sertori: "Ancora una volta la Valchiavenna, e in particolare il comune di Piuro, hanno dimostrato proattività e forte interesse per lo sviluppo economico del proprio territorio".
"Proprio a Piuro - sottolinea Sertori - è stato realizzato uno degli 8 campi di luppolo sperimentali lombardi. Un progetto fortemente voluto da Regione (Ersaf), con l'obiettivo di sviluppare il settore della birra sul territorio".
"Bene, dunque, anche questo importante finanziamento regionale - conclude - che mira non solo a valorizzare una attività storica per il territorio valchiavennasco e a sostenere un comparto sempre più in crescita, ma anche a incentivare l'innovazione imprenditoriale lombarda".