Sondrio - Un programma multidisciplinare, la rete fra ospedali e territorio, la definizione del miglior percorso di cura possibile. L'Asst Valtellina e Alto Lario ha elaborato un progetto per rispondere a un bisogno emergente, sintomo di una problematica che la pandemia ha aggravato, il disagio psichico dei ragazzi. Nei giorni scorsi si è tenuto il primo degli incontri tra gli specialisti: a coordinarli è la dottoressa Lorella Rossi, direttore del reparto di Pediatria dal febbraio 2018, in pensione dall'autunno scorso, alla quale è stato affidato un incarico libero professionale in virtù dell'esperienza maturata e dei casi di minori con acuzie psichica affrontati proprio negli ultimi anni all'Ospedale di Sondrio.
"Sono in costante aumento le situazioni che giungono all'attenzione dei Servizi a causa di una fase acuta di sofferenza con una repentina perdita delle capacità di compenso del ragazzo e della sua famiglia - è la riflessione della dottoressa Rossi -. Si tratta perlopiù di adolescenti con necessità complesse, spesso con esperienze di grave trauma o deprivazione per i quali il momento della manifestazione acuta di disagio rappresenta l'occasione per attivare interventi di cura in grado di modificare la storia clinica e la prognosi.