Trento - Assestamento Regione Trentino Alto Adige, per il sindacato è "un’occasione persa il mancato sostegno previdenziale agli stagionali del turismo". Cgil Cisl Uil del Trentino amari: “Si parla tanto di Regione e non se ne sfruttano nemmeno le competenze. Ma per gli aumenti dei consiglieri regionali si procede per emendamento”. Apertura della Regione invece sul fronte dei benefici per disoccupati e cassintegrati iscritti alla previdenza complementare.
“Nell’assestamento di bilancio della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, la Giunta Fugatti-Kompatscher si è dimenticata del futuro pensionistico delle lavoratrici e dei lavoratori del settore turistico che l’inverno scorso, sia a Trento che a Bolzano, non hanno lavorato per colpa della pandemia e non hanno avuto la copertura degli ammortizzatori sociali e della contribuzione previdenziale figurativa. La cosa è ancora più censurabile visto che invece per garantire gli aumenti delle indennità dei consiglieri regionali, la maggioranza SVP-Lega procede senza timore con un emendamento blitz, bypassando il lavoro della commissione che aveva sentito anche le organizzazioni sindacali”. Con queste parole i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti commentano con amarezza la discussione in Consiglio regionale oggi a Trento della manovra di assestamento che, tra l’altro, “regala” 100 milioni di euro a ciascuna Provincia autonoma.
Nell’aprile scorso, insieme ai sindacati altoatesini, Cgil Cisl Uil del Trentino avevano scritto alla Giunta regionale per proporre l’introduzione di un meccanismo per il riconoscimento dei contributi previdenziali ai lavoratori stagionali per i periodi scoperti dalla Naspi e quindi privi anche dalla contribuzione figurativa, garantendo un sostegno economico pari al corrispettivo del costo del riscatto e quindi al versamento dei contributi volontari effettivamente pagati all’Inps.
“Capiamo le esigenze finanziarie delle due Province - incalzano Grosselli, Bezzi ed Alotti - ma così migliaia di stagionali, discontinui e precari resteranno con mesi di buchi contributivi che peseranno un giorno sulle loro pensioni, visto che ormai siamo tutti nel sistema contributivo. C’è poi lo sconcerto nel rilevare il fatto che le forze politiche trentine, in particolare quelle di maggioranza, non perdono occasione per ribadire la necessità di rivitalizzare la Regione e dotarla di maggiori funzioni.