Nel manifestare questo siamo arrivati al Consiglio comunale di lunedì, ma anche ad alcuni momenti particolari di tensione".
"Il venire a conoscere -ha detto il sindaco- proprio dall’interno, dall’assessore di riferimento che è Mattia Gottardi, assessore provinciale agli enti locali, che c’è stato un incontro, che ha confermato lo stesso vicesindaco, nella giornata di sabato, quindi antecedente al consiglio comunale, in videoconferenza o videochiamata, non lo so, sicuramente non casuale tra il vicesindaco, Mattia Gottardi e il candidato sindaco Roberto De Laurentis, risulta essere istituzionalmente un fatto inaccettabile, perché comunque dimostra il venir meno al patto che il vicesindaco si era assunto, dopo tutte le vicende che si conoscono, che ci sono già state in precedenza, di tensioni e quant’altro, di assoluta lealtà e di voler lavorare insieme. Dovrei essere stato invitato anch’io a quel momento di confronto tra figure istituzionali, che potevano confrontarsi sul merito del punto. Anche la lettera che è stata inviata in quella giornata dal candidato Roberto De Laurentis, che non appartiene al Consiglio comunale, in cui vengono sottolineati una serie di passaggi in cui si dice che non è il caso di convocare commissioni e Consigli comunali per occuparsi di varianti al Piano regolatore generale, deroghe urbanistiche o di altri temi durante la campagna elettorale; proprio il termine campagna elettorale risulta essere quello che mette in scacco un Consiglio comunale regolarmente eletto. Anche alla luce di una chiacchierata personale che avrei fatto io e di una stretta collaborazione leale per gestire e far ripartire la nostra comunità, una volta finita l’emergenza, chiacchierata che confermo, ho scritto a diversi candidati sindaci, ma la chiacchierata era rivolta al post elezioni o comunque anche nella campagna elettorale di collaborare, non certo di bloccare l’intero Consiglio comunale; sono venute quindi a mancare le possibilità di proseguire, perché queste recenti azioni e distrazioni del vicesindaco minano senza dubbio il lavoro della Giunta comunale".
"Questo atteggiamento non è sostenibile sia nell'interesse e nel rapporto interno alla maggioranza, sia e soprattutto per le necessità attuali della città di Arco. In questo momento in cui la crisi coronavirus sta scuotendo durissimamente la nostra città è necessaria la massima e straordinaria coesione, gestendo prontamente l'emergenza che ci ha travolti. È doveroso mettere in campo nuovi progetti di rilancio sia sociali sia economici dall'immediata utilità e riscontro. Di conseguenza è altrettanto evidente che con queste necessità, drammatiche e impellenti allo stesso tempo, è impensabile e improduttivo mantenere rapporti e collaborazioni con chi non condivide questo percorso e cerca di detrarre ogni azione amministrativa per fini elettorali e speculativi personali. È inevitabile e necessario per la nostra città chiudere con risoluzione e chiarezza questa inutile parentesi di conflitto rivolgendo tutte le energie di governo verso una nuova fase di programmazione e attuazione, in cui le emergenze vengano risolte e in cui soluzioni e progetti immediati sostengano con decisione il nostro tessuto socio economico. Sono imprescindibili per i nuovi provvedimenti dei risultati a brevissimo termine che sanino l'emergenza e che individuino percorsi di ripresa immediati e dai risultati economici godibili da subito".