LAIVES (Bolzano) - Nei giorni scorsi, la Centrale Operativa della Compagnia
Carabinieri di
Egna ha inviato una pattuglia della Stazione Carabinieri di Caldaro presso la frazione Pineta di Laives, in prossimità della rotatoria SP12, a seguito della richiesta di intervento da parte dell’autista di un autobus di linea (numero 130), proveniente da
Bolzano e diretto a
Salorno.

Il conducente del mezzo aveva segnalato la presenza di un passeggero che aveva tentato di saldare il biglietto di corsa semplice utilizzando una banconota sospetta da 20 euro, ritenuta falsificata. Giunti prontamente sul posto, i militari dell’Arma hanno proceduto all’identificazione delle parti coinvolte e al sequestro della banconota, in attesa di accertamenti tecnici a cura del Nucleo Carabinieri presso la Banca d’Italia di Bolzano.
Durante le fasi dell’intervento, l’autista, ha esibito ricevuta di pagamento già emessa.
Per consentire il ripristino del servizio pubblico, il passeggero in questione – un giovane con background migratorio domiciliato a Bolzano – è stato invitato a scendere dal mezzo. Lo stesso ha riferito di aver ricevuto la banconota quale resto, in occasione di un acquisto effettuato presso un locale di intrattenimento del capoluogo.
La banconota è stata sottoposta a sequestro ed è stata avviata la procedura di invio al Nucleo Carabinieri competente per la verifica dell’autenticità. Il soggetto è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di cui all’art. 457 del Codice Penale ("Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede") e all’art. 331 c.p. ("Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità"), poiché l’episodio ha causato un ritardo di oltre 30 minuti sulla linea.
I carabinieri ricordano che nel caso in cui si venga in possesso di denaro di sospetta falsità, è uno dei pochi casi previsti dal Codice Penale, in cui anche il privato cittadino ha l’obbligo di sporgere denuncia alle Autorità, entro tre giorni dalla scoperta.