"Si chiede più solidarietà, una strategia sostenibile, la velocizzazione delle procedure di asilo, lo sviluppo di piani per l'integrazione e soprattutto la lotta alle cause che spingono alla fuga e l'ampliamento della cooperazione internazionale", ha sintetizzato Theiner.
In tema di tutela del clima, la risoluzione delle Regioni alpine chiede all'UE di verificare il proprio contributo del 40% minimo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto ai valori del 1990, conformemente alle conclusioni del vertice sul clima di Parigi. I piani climatici ed energetici a partire dal 2050 devono portare ad un bilancio netto di emissioni pari a zero e ad una sostituzione il più possibile ampia delle fonti di energia fossile. "In Alto Adige abbiamo già fatto importanti passi avanti", ha detto Theiner ricordando l'uso di fonti di energia alternative e la politica di CasaClima. Interventi sono tuttavia ancora necessari nel settore del traffico individuale.
Approvata infine la risoluzione per migliorare l'occupazione nell'arco alpino, che chiede all'UE di ridurre la burocrazia e l'onere amministrativo per le aziende, sostenere cooperazioni e infrastrutture di ricerca, semplificare l'accesso a finanziamenti per le start-up, potenziare gli investimenti in formazione e aggiornamento, ampliare l'infrastruttura nell'arco alpino (trasporti pubblici, ferrovia, banda larga).
Il vertice Arge Alp ha anche approvato nuovi progetti, tra cui l'Accademia Europea dei Talenti di Lindau (promozione extrascolastica di alunni particolarmente dotati al quale possono prendere parte 60 giovani di 16 e 17 anni), la creazione di un portale di ricerca per gli archivi Arge Alp, uno studio sui crolli di pareti rocciose.
Della Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine (Arge Alp) fanno parte Baviera, Salisburgo, Tirolo, Vorarlberg, Lombardia, Alto Adige, Trentino, San Gallo, Ticino e Grigioni. per una popolazione complessiva di 26 milioni di persone. www.argealp.org