Trento - Via libera alla riforma del turismo. La seconda Commissione permanente presieduta da Luca Guglielmi ha approvato con 4 voti favorevoli e 3 astensioni (Degodenz, Olivi, Ossanna), la proposta di legge 53 di riforma del turismo dell’assessore Roberto Failoni. Respinto invece con 4 contrari e 3 favorevoli il disegno di legge 16, anch’esso in materia turistica, del consigliere Michele Dallapiccola (Patt).
Gli emendamenti e l’articolato
Michele Dallapiccola (Patt) ha chiesto espressamente all’assessore Failoni quali siano le sue intenzioni sugli emendamenti del Patt e sul disegno di legge a sua firma, ovvero se ci sia una controproposta da parte della Giunta che ne salvi almeno in parte i contenuti.
Alessandro Olivi (PD) ha illustrato il senso del suo emendamento (poi approvato all’unanimità) al quale aveva conferito fin da subito una sorta di valenza pregiudiziale nella discussione di questa proposta, dal momento che nella forma originaria il testo escludeva la città di Rovereto e la Vallagarina dal riconoscimento degli ambiti territoriali. L’emendamento è molto semplice e modifica l’articolo 5, riconoscendo 11 anziché 10 ambiti e introducendone uno che si chiamerà Rovereto-Vallagarina-Monte Baldo, quest’ultima località inserita su richiesta della consigliera Mara Dalzocchio (Lega), che ha acconsentito ad emendare in tal senso l’emendamento di Olivi e ritirare il proprio di simili contenuti. Se questa norma verrà approvata completeremo un importante lavoro di questa Commissione, ha detto Olivi: ottenuto questo risultato, ha aggiunto, per quanto mi riguarda riparleremo della riforma in aula.
Mara Dalzocchio (Lega) ha confermato la versione di Olivi, che ha ringraziato per aver accolto al modifica su un emendamento da lei condiviso.
Pietro Degodenz (UpT) ha illustrato i propri tre emendamenti (poi accolti): i primi due completano le caratteristiche che distinguono la promozione del territorio di montagna, il terzo aggiunge tra le attività delle aziende per il turismo anche quella della mobilità.
Il consigliere Lorenzo Ossanna (Patt) ha detto di volersi riservare alcune riflessioni per l’aula: vorrei capire, tra l’altro, ha chiesto, se la tabella A allegata all’articolo 5 si possa riscrivere alla luce delle eventuali modifiche e come si potranno gestire i diversi Comuni nella suddivisione delle risorse. Quanto al flusso delle risorse derivanti dai gettiti delle imposte di soggiorno, il dottor Sergio Bettotti, responsabile del Dipartimento turismo, ha chiarito che sarà il comune della nuova Apt a gestirle.
La possibilità di valorizzare con maggiore attenzione il prodotto è stata introdotta all’articolo 9 con un emendamento a firma dell’assessore Roberto Failoni, che specifica che la società che si occupa del marketing turistico può coordinare e favorire lo sviluppo di prodotti turistici interarea. All’articolo 11 un suo emendamento introduce il parere del Tavolo Azzurro nelle attività di formazione, sviluppo e supporto specialistico in materia di turismo. “Anziché sburocratizzare, qui si continuano a complicare i passaggi e assistiamo al paradosso che il partito antiburocrazia e antitasse che introduce passaggi burocratici e aumenta le tasse”, ha osservato Dallapiccola, mentre Failoni ha replicato che come metodo si è cercato di rispondere ad un’esigenza di confronto e di dialogo con tutti gli attori del sistema.
Astensione da parte di Pietro Degodenz sull’articolo 15 sulla tassa di soggiorno: non sono contrario alla tassa di soggiorno, ha chiarito, ma la si dovrebbe modulare sui servizi, che sono diversi da ambito ad ambito: sarebbe dunque importante che questa tassa non fosse uniforme per tutto il Trentino, ma definita dagli ambiti e modulata in base ai servizi offerti.
Disaccordo si è registrato su un emendamento di Luca Guglielmi all’articolo 16 in materia di finanziamento del sistema del marketing. La norma, poi sospesa per un riesame prima dell’aula, prevede una deroga per il territorio della valle di Fassa che trasferisce al Comun General de Fascia “per lo sviluppo di attività di marketing e promozionali riguardanti i fattori identitari della minoranza linguistica”, l’imposta di soggiorno raccolta nell’ambito dei comuni della val di Fassa non finalizzata al finanziamento dell’Apt.